Modiano
51 anni
Ebreo originario di Salonicco e residente a Bruxelles, fugge in Italia dal Belgio per sottrarsi alla persecuzione nazista, stabilendo la propria residenza a Meina (NO), sul Lago Maggiore, presso l'hotel Meina.
La mattina di mercoledì 15 settembre 1943 soldati SS, nel corso del rastrellamento di ebrei operato dal primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler, fanno irruzione in albergo: Daniele Modiano viene posto sotto sequestro con gli altri ebrei ospiti dell'hotel. In quel momento sua moglie, la cittadina belga non ebrea Georgette Verbeyst, era in visita da amici in una località vicino a Meina.
Viene assassinato nella notte del 22 settembre. Due giorni dopo sua moglie si reca invano all'Hotel Meina per avere notizie del marito. In paese viene a conoscenza dell'accaduto (i corpi di alcune delle vittime erano riaffiorati dal lago) e inizia così una lunga ricerca della salma del marito, che continua anche nel dopoguerra.
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 840, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.