Ottolenghi
38 anni
Nubile, il 24 giugno 1941 era sfollata da Genova (città dove era nata) a Stresa (NO) con il padre Giuseppe, la sorella Giuseppina in Pollini, al figlio di quest'ultima Francesco, alla seconda moglie del padre, Enrichetta Repetto ved. Montaldo e alla figlia di quest'ultima Ada. Con loro la domestica Elsa Grosso. La famiglia Ottolenghi aveva preso alloggio in affitto presso casa Negri, in piazza S. Michele.
Il 16 settembre 1943 viene arrestata con il padre Giuseppe (in seguito al rastrellamento di ebrei operato dal primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler) e trasferita insieme agli altri ebrei rastrellati a Stresa prima alla locale caserma dei carabinieri, dove rimane agli arresti per 6 giorni, poi al locale comando SS presso Villa Ducale.
Secondo le testimonianze, la sera del 22 settembre viene prelevata da Villa Ducale con gli altri prigionieri e portata via su una camionetta SS. Di lei non si saprà più nulla.
Dai dati presenti ne Il libro della memoria e nel libro di Toscano risulterebbe uccisa il 22/9/1943.
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 842, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.