Visconti
Moglie del giardiniere di villa Jarach. Testimone al processo di Osnabrück, udienza del 6 febbraio 1968.
«Il capitano Kruger entrò nella mia stanza con la pistola in mano. Diede una spinta a mio marito. Lo buttò fuori dalla porta. Io avevo in braccio il mio bambino, che allora aveva 9 anni. L’ufficiale me lo strappò dalle braccia, lo portò nella camera dove dormiva mia nipote. Ritornò da me, sempre con la rivoltella in mano. Disperata mi avvicinai alla finestra, per saltare nella strada. Lui intuì il mio proposito. Mi afferrò per un braccio e, gridando, mi gettò sul letto. Pose la rivoltella sul comodino. Io cercai di prenderla ma lui fu più veloce . Da quel momento non potei più muovermi. Poi si alzò. Aveva sempre la rivoltella in mano. E andò da mia nipote. Prese il bambino e lo portò di qua. Tornò di là. E violentò anche mia nipote».