
Boca
Residente a Taino (VA).
Partigiano nella X Brigata Rocco (II Divisione Redi).
Viene catturato il 7 ottobre 1944 assieme ad altri partigiani in una baita tra Massino e Nebbiuno da uomini della X Mas che li portano in un'aula-cella del Collegio De Filippi ad Arona fino al 30 dello stesso mese quando con altri cinque viene prelevato e portato in prigione a Sant'Anna, frazione di Sesto Calende (VA) e sede della X Mas.
Il giorno prima, il 29 ottobre, altri partigiani avevano tentato di catturare il tenente Leonardi della X Mas che nello scontro era rimasto ucciso nei pressi del porto di Castelletto Ticino (NO). Il capitano Ungarelli, comandante della X Mas ordina per rappresaglia l'uccisione di sei partigiani detenuti ad Arona e lì fa portare a Castelletto Ticino dove il 1° novembre 1944 cinque di loro verranno fucilati. Il Boca viene graziato per la sua giovane età, grazie all'intercessione del parroco di Sesto Calende, don Madonini, che aveva tentato invano di salvare tuttti e sei i partigiani dalla fucilazione. Trasportato di nuovo a Sant'Anna, vi resta un mese e poi viene avviato alla deportazione.
Deportato in Germania in data e luogo non determinati.
Sopravvissuto, rientra in Italia in data non nota.
Enrico Massara, Antologia dell'antifascismo e della Resistenza Novarese, Novara, 1984; Gian Antonio Fortina, Uomini liberi, Castelletto Ticino, 1995; La Resistenza a Castelletto sopra Ticino, Interlinea, 2005.