Nacque nel 1900 a Cuneo; anarco-sindacalista in gioventù (???), volontario durante la grande guerra, legionario fiumano nel 1919, iscritto al PCd’I dal 1921. Tecnico della Pirelli, lavorò per dieci anni in Spagna tra Barcellona e Siviglia, dove partecipò anche alla guerra civile al fianco dei repubblicani; trasferitosi poi a Milano, lavorò agli stabilimenti di guerra dell’Innocenti. Dopo l’armistizio, insieme agli operai Cucchi, Porro e Muzzana, formò sui monti dell’Ossola, in Valle Antigorio, uno dei primi nuclei di resistenza armata, appoggiando inoltre l’insurrezione di Villadossola dell’8 novembre. Il Capitano “Mario” entrò con il gruppo nelle file della formazione “Valdossola” di Dionigi Superti, diventando vice Comandante e guidando la 2a Banda “Antonio Gramsci”, di stanza all’Alpe Velina. Dopo il rastrellamento della Valgrande del giugno 1944, lasciò il gruppo di Superti e costituì l’85a Brigata “Valgrande Martire”, in cui confluirono i superstiti della “Giovine Italia”. La “Valgrande Martire” fu inquadrata dapprima nella 2a Divisione Garibaldi “Redi”, e dal marzo 1945 nella Divisione “Mario Flaim” in cui Muneghina fu nominato Commissario politico. Dopo la Liberazione fu Presidente del Consiglio di gestione dell’Innocenti. Morì a Verbania il 21 aprile 1987. Al “Capitano Mario” fu conferita la Medaglia d’argento al Valore Militare nel 1986.