
Nicolini
31 anni
Nato e residente a Stresa (NO). Lavora nell'azienda di famiglia che commercia vini. Militare durante la guerra, tenente di fanteria di complemento nel 114 Btg. G.a.f.(Guardia alla frontiera).
E' operativo sul fronte del Montenegro dove viene catturato dai tedeschi il 15 settembre del 1943.
Deportato come Internato Militare Italiano nei territori tedeschi. Prima viene portato a Deblin-Irena (fortezza di Ivangored, Polonia), successivamente a Wesuwe, poi nello Stalag VI B/ Z, nello Stalag X B e infine nell'Oflag 83 di Wietzendorf. Quando è detenuto in questo campo, il 16 febbraio 1945, viene portato con altri compagni all'aeroporto di Dedelsdorf, allora in disuso, per attirare i bombardamenti alleati: i militari italiani sarebbero stati usati come scudi umani. Di fronte alla loro ribellione che prosegue per sei giorni, il 24 febbraio le SS prelevano 21 militari per la fucilazione. Altri 44, tra cui Nicolini, si offrono al loro posto. I tedeschi colpiti dal gesto degli ufficiali, non li uccidono, ma decidono di deportarli nel campo di Unterlüss, campo di punizione e rieducazione dove vengono utilizzati come lavoratori coatti. Sei di questi muoiono, tre dei quali per le violenze subite, come lo stesso Nicolini, percosso a morte dal suo sorvegliante.
Muore il 6.4.1945 a Unterlüss.
Nuova Resistenza Unita genn./febbr. 2007; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol.1, tomo III, pg. 2328, cap. V (deportati negli AEL [Arbeitsherziehungslager - campi di rieducazione al lavoro gestiti dalla Gestapo] e nel carcere duro di Bernau), Mursia 2009; www.lessicobiograficoimi.it; https://it.wikipedia.org/wiki/44_eroi_di_Unterl%C3%BCss; https://www.lastampa.it/verbano-cusio-ossola/2016/01/19/news/la-pietra-d-inciampo-a-stresa-e-nel-ricordo-del-capitano-nicolini-1.36552403.
Archivi Arolsen (https://collections.arolsen-archives.org/de/search/person/70590984?s=nicolini%20giuliano&t=621583&p=0).