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Marcello Renzo
Ravenna

15 anni

Nome
Marcello Renzo
Cognome
Ravenna
Sesso
M
Luogo di nascita
Ferrara
Data nascita
14 ottobre1929
Padre
Ravenna Gino
Madre
Rossi Letizia
professione
studente
Luogo di morte
Auschwitz
Data della morte
1944
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Gino
Ravenna
->padre

Letizia
Rossi
->madre

Franca Eugenia
Ravenna
->sorella

Milena
Rossi
->zia

Amelia
Melli
->cugina

Novella
Melli
->cugina
Note biografiche

Nasce e risiede a Ferrara (FE), dove studia.

Clandestinità-fuga

Marcello Ravenna, ultimo di tre figli, appena quattordicenne arrivò in Ossola all'inizio di dicembre 1943 al seguito della famiglia (i genitori Gino e Letizia Rossi, la sorella Franca Eugenia, la zia Milena Rossi e le cugine Amelia e Novella Melli), con l'obiettivo di espatriare clandestinamente in Svizzera.

Sfollamento

Dopo l'8 settembre si trasferisce con la famiglia in campagna, ad Albarea (FE), ma con l'intensificarsi dei rastrellamenti e delle deportazioni, decidono di espatriare.

Clandestinità-fuga

Con la famiglia (i genitori Gino e Letizia Rossi,la sorella Franca Eugenia, la zia Milena Rossi e le cugine Amelia e Novella Melli), giunge in Ossola da Ferrara con l'obiettivo di espatriare clandestinamente in Svizzera. 

L'intera famiglia riesce ad oltrepassare il confine, ma viene respinta dalle guardie elvetiche, secondo quanto testimoniato da Eugenio "Gegio" Ravenna che incontra successivamente i famigliari nel carcere di Ferrara (Gegio è l'unico della famiglia a sopravvivere alla Shoah; rientra a Ferrara il 15 settembre 1945).

Arresto-detenzione

Dopo il fallito tentativo di fuga in Svizzera, Marcello e la sua famiglia tornano a Domodossola ma, dopo poche ore, l'11 dicembre 1943, vengono arrestati e rinchiusi nelle locali carceri, come documentato dal verbale della polizia in data 12 dicembre. Da qui sono trasferiti il 19 dicembre 1943 al carcere di Ferrara, dove ritrovano Gegio (arrestato l'8 ottobre). Il 12 febbraio 1944 vengono poi trasferiti tutti al campo di Fossoli.

Deportazione

Deportato da Fossoli ad Auschwitz il 22 febbraio 1944. Immatricolazione dubbia.

Morte

Suo fratello maggiore Eugenio "Gegio", anch'egli deportato ad Auschwitz e l'unico della famiglia a sopravvivere alla Shoah, ne perde le tracce subito dopo l'arrivo al campo. Verosimilmente è stato subito mandato alle camere a gas.

Riferimenti bibliografici

Paolo Bologna, Carceri e processi a Domodossola 1943-1945, in Bollettino storico della Provincia di Novara, 1995;  Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 525, Mursia, 2002; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; Paolo Ravenna, La famiglia Ravenna 1943-1945, Corbo editore, 2001; Eugenio Ravenna, La forma del cranio, in Alberto Pacifici, Rina Macrelli, Il coro della guerra. Venti storie parlate, pp. 84-88.