X
Giancarlo
Samaia



Nome
Giancarlo
Cognome
Samaia
Sesso
M
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Mario
Luzzatto
->

Bice
Ginesi
->

Maria Grazia
Luzzatto
->

Silvia
Luzzatto
->

Olga
Ginesi
->
Testimonianza
Testimonianza tratta dai verbali della Commissione, presieduta dal sindaco di Baveno, costituita nel 1966 su istanza del Tribunale di Osnabrück allo scopo di raccogliere testimonianze sull'eccidio di ebrei a Baveno (in Archivio storico del Comune di Baveno, b. 881).

«Il 5 febbraio 1966, alle ore 18, è venuto da me [sindaco di Baveno] il signor Giancarlo Samaia, cugino dei coniugi Luzzatto [...]. Il signor Samaia ricorda che alle dipendenze dei sigg. Luzzatto era una tale Irma che ha assistito alla cattura del Dr. Mario e, successivamente, della moglie, delle figlie e della cognata. Rintraccerà la predetta Irma. [...].
Il Samaia ricorda che sulla spiaggia prospiciente la villa "Al Ruscello" (Rautenkrants) furono rinvenuti resti umani, al cui reperto svolto presso il cimitero di Baveno assistette personalmente con un medico di Baveno di cui non ricorda il nome, ma esclude che questi resti fossero della famiglia Luzzatto. Questo perchè tutti i Luzzatto portavano protesi dentarie e dalle sc hede del Prof. Arlotta (dentista della famiglia) fu riscontrato che non vi erano tracce delle dette protesi.
Fu condotto anche un esame delle ossa dal quale risultò che non si trattava di persone della sua famiglia (la signora Olga Ginesi in Bonfiglioli era claudicante. I resti erano mescolati e avvolti in teli da tenda. Afferma che i tedeschi usavano mascherare i resti umani con oggetti appartenenti ad altre persone per confondere le ricerche. Successivamente il Samaia si recò al tribunale di Verbania, accompagnato dall'Avv. G. Minola di Novara e parlò della cosa con un magistrato (di cui non ricorda il nome) che gli disse di aver condotto indagini, sempre però fermato dai tedeschi.
Successivamente su segnalazione di una trasmissione radio si recò a Bolzano, dove era stata segnalata la presenza di una figlia, Maria Grazia Luzzatto. Ma le sue ricerche non ebbero esito alcuno. Non ha avuto altre notizie. [...].»