Nata a Terdobbiate (NO) e residente a Milano. Sposa Arturo Capettini, comunista e membro del CLN. 

Nel dicembre '43 i tedeschi arrestano il marito (che verrà fucilato il 31 dicembre) e poco tempo dopo anche lei incarcerandola a San Vittore.

Ad aprile del '44 viene trasferita dal carcere di S. Vittore al campo di Fossoli dove arriva il 27 aprile 1944. Il 2 agosto viene caricata sul treno in partenza per Ravensbrück, ma durante una sosta riesce a fuggire e a ritornare a Milano e poi a Gravellona Lomellina dai genitori.

M. Antonietta Arrigoni e Marco Savini, Dizionario biografico della deportazione pavese, Unicopli, 2005.