Codini
32 anni
Nato a Nibbiola (NO). Nel 1937 si sposa con Luigia Morlandi e si trasferisce a Milano dove trova lavoro presso l'ATM come manovratore. Nel 1939 hanno un figlio, Natale. Dopo l'8 settembre svolge attività resistenziale ll'interno dell'ATM.
Arrestato a Milano (MI) il 28 febbraio 1944 da militi della Muti e accusato di diffondere volantini dello sciopero che si sarebbe tenuto due giorni dopo. E' incarcerato a San Vittore e dopo qualche giorno, deportato.
Deportato da Milano il 4 marzo, trasporto n. 33, arriva a Mauthausen il 13 marzo 1944. Numero di matricola: 57563. Categoria Schutzäftlinge (deportato per motivi di sicurezza). Mestiere dichiarato: operaio. Trasferito successivamente a Zement-Ebensee.
Muore il 14.6.1944 a Ebensee.
Su Resistenza unita il cognome è cambiato in Codicini.
Gisa Magenes, L'elenco dei deportati novaresi in Fogli sensibili, n.3, ott./dic. 1994 e Resistenza unita aprile/maggio 1995; (a cura di B. Mantellie N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. 1, tomo I, pg. 591, Mursia 2009; https://it.wikipedia.org/wiki/Pietre_d%27inciampo_a_Milano.