Nato e residente a Domodossola (NO). Sottufficiale dell'esercito da Roma arriva a Domodossola dopo l'8 settembre e poi espatria in Svizzera fino al settembre del '44, quando rientra in Italia.

Partigiano nella Divisione Valdossola dal 10 settembre 1944. 

Viene catturato assieme a Ubaldo Marta e Primo Fiori il 17 ottobre in combattimento a Goglio in Val Devero, durante la ritirata in seguito alla caduta della Repubblica dell'Ossola. E' portato inizialmente nel carcere di Novara e poi trasferito a San Vittore dove resta per due settimane, Viene infine inviato a Peschiera e da lì deportato. 

Deportato in un campo di lavoro in Germania vicino al confine con la Cecoslovacchia il 5.12.1944 come lavoratore coatto. Il campo è vicino a una fabbrica e a una miniera di carbone. 

Riesce a scappare con un altro deportato di Firenze e dopo essersi rifugiati presso una famiglia contadina in Cecoslovacchia, rientrano in Italia il 15 giugno 1945 passando da Innsbruck e arrivando a Bolzano. Qui grazie a una corriera mandata dal Vaticano per recuperare i prigionieri di guerra, arriva a Gallarate e poi in treno a Domodossola.

Secondo le informazioni di Rues sarebbe nato nel 1922.

Resistenza Unita agosto/settembre 1976 (articolo di Paolo Bologna); Enrico Massara, Antologia dell'antifascismo e della Resistenza novarese, Novara, 1984; CD "Partigianato" (dati tratti dai fogli riconoscimento commissione lombarda qualifiche partigiane - ISRN); R. Rues, Zona d'operazioni Ossola e Verbano, maggio 2017, testo inedito.

Archivio ISR Novara, Fondo Valdossola, sez.24, b. III, fasc.11; Archivio ISRN, Fondo CREG, b. 16, fasc. 112 (notizie raccolte da Ronnie Bonomelli, Virginia Manera, Lucia Sartore, Liceo scientifico "Spezia", 1991) e b. 15, fasc. 210 (notizie raccolte da Silvia Mignidi. Barbara Roda Balzarini, Claudia Vairetti, Sabrina Verren, Liceo scientifico "Spezia", 1991).