Le prime bande partigiane
Dopo l'8 settembre 1943
Subito dopo l’occupazione tedesca - mentre si attua la riorganizzazione politico-militare del fascismo che porterà in breve tempo alla creazione della Repubblica sociale italiana (formalizzata il 23 settembre 1943) - prende corpo spontaneamente in tutto il territorio la prima embrionale rete di resistenti, costituita da ex militari dell’esercito italiano (in dissoluzione dopo la firma dell’armistizio), da antifascisti di diversa ispirazione politica, da studenti e operai.
Alcuni di questi primi nuclei di “ribelli” avranno vita effimera, altri invece si struttureranno rapidamente in vere e proprie formazioni partigiane.
Obiettivo delle prime azioni: procurarsi armi e materiale indispensabile alla sopravvivenza, recuperando materiale abbandonato dai militari dell’esercito dopo l’8 settembre con assalti a caserme, presìdi e depositi di armi e carburante, saccheggi, atti di sabotaggio, imboscate, viaggi a Milano con ogni mezzo.
La posizione iniziale è dunque tendenzialmente difensiva e organizzativa.
I primi principali gruppi resistenziali.
Ossola
A Premosello, all’imbocco della Val Grande, il gruppo di Dionigi Superti e a Montecrestese il gruppo di Mario Muneghina (dalla loro fusione nascerà il “Valdossola”).
Nelle fabbriche di Villadossola, Pieve Vergonte e Domodossola si costituiscono gruppi armati di operai intorno alle figure di Redimisto Fabbri (a Villa e Pieve) e Giacomo Roberti (a Domodossola); la “Banda Libertà” guidata da Fernando Calzetti all’Alpe Lusentino e sopra le alture di Domodossola; quello di Renato Cucchi all’imbocco della Valle Antigorio; gruppi minori in Valle Antigorio.
Cusio
Tra Cireggio e Quarna si costituisce il gruppo "Quarna" intorno alla figura dell'architetto Filippo Maria Beltrami.
In Valle Strona nascono nuclei di partigiani intorno alle figure di Bruno Rutto e dei fratelli Alfredo e Antonio Di Dio.
A Omegna la figura di Pippo Coppo assicura il collegamento tra i primi nuclei di garibaldini della Valsesia e l’Ossola.
Verbano
Sopra Intragna si costituisce un gruppo di resistenti alle dipendenze del tenente Franco Plazzotta (da cui nascerà, con l’arrivo a novembre di Armando Calzavara, la "Cesare Battisti").
Nella zona di Miazzina, poi a Pian Cavallone, si costituisce una banda partigiana guidata da Nino Chiovini.
A Intra si costituisce il GAP (prima azione – disarmo di un fascista - 27 ottobre 1943)

Subito dopo l’occupazione tedesca - mentre si attua la riorganizzazione politico-militare del fascismo che porterà in breve tempo alla creazione della Repubblica sociale italiana (formalizzata il 23 settembre 1943) - prende corpo spontaneamente in tutto il territorio la prima embrionale rete di resistenti, costituita da ex militari dell’esercito italiano (in dissoluzione dopo la firma dell’armistizio), da antifascisti di diversa ispirazione politica, da studenti e operai.
Alcuni di questi primi nuclei di “ribelli” avranno vita effimera, altri invece si struttureranno rapidamente in vere e proprie formazioni partigiane.
Obiettivo delle prime azioni: procurarsi armi e materiale indispensabile alla sopravvivenza, recuperando materiale abbandonato dai militari dell’esercito dopo l’8 settembre con assalti a caserme, presìdi e depositi di armi e carburante, saccheggi, atti di sabotaggio, imboscate, viaggi a Milano con ogni mezzo.
La posizione iniziale è dunque tendenzialmente difensiva e organizzativa.
I primi principali gruppi resistenziali.
Ossola
A Premosello, all’imbocco della Val Grande, il gruppo di Dionigi Superti e a Montecrestese il gruppo di Mario Muneghina (dalla loro fusione nascerà il “Valdossola”).
Nelle fabbriche di Villadossola, Pieve Vergonte e Domodossola si costituiscono gruppi armati di operai intorno alle figure di Redimisto Fabbri (a Villa e Pieve) e Giacomo Roberti (a Domodossola); la “Banda Libertà” guidata da Fernando Calzetti all’Alpe Lusentino e sopra le alture di Domodossola; quello di Renato Cucchi all’imbocco della Valle Antigorio; gruppi minori in Valle Antigorio.
Cusio
Tra Cireggio e Quarna si costituisce il gruppo "Quarna" intorno alla figura dell'architetto Filippo Maria Beltrami.
In Valle Strona nascono nuclei di partigiani intorno alle figure di Bruno Rutto e dei fratelli Alfredo e Antonio Di Dio.
A Omegna la figura di Pippo Coppo assicura il collegamento tra i primi nuclei di garibaldini della Valsesia e l’Ossola.
Verbano
Sopra Intragna si costituisce un gruppo di resistenti alle dipendenze del tenente Franco Plazzotta (da cui nascerà, con l’arrivo a novembre di Armando Calzavara, la "Cesare Battisti").
Nella zona di Miazzina, poi a Pian Cavallone, si costituisce una banda partigiana guidata da Nino Chiovini.
A Intra si costituisce il GAP (prima azione – disarmo di un fascista - 27 ottobre 1943)