Nascita dei C.L.N. locali
Settembre 1943
Dopo l’occupazione tedesca, in tutto il territorio antifascisti di diverso orientamento politico danno vita ai locali Comitati di Liberazione Nazionale, con l’obiettivo di favorire il collegamento con i gruppi partigiani, di stabilire il contatto con i centri di Milano, Torino e Novara, di raccogliere fondi, armi e viveri, di coordinare l'espatrio dei prigionieri alleati e degli ebrei perseguitati, di attivare un’efficiente rete di informazioni.
C.L.N. di Verbania
Si costituisce nella notte tra l'11 e il 12 settembre su iniziativa di esponenti dei partiti antifascisti riunitisi a casa dell'Avv. Francesco Giglio, in via Ruga a Pallanza: Natale Menotti e Iginio Fabbri (democristiani), Mario Catena ed Ettore Maffioli di Mergozzo (comunisti) e Vincenzo Adreani e Giovanni Bossi (socialisti).
Inizialmente impegnato soprattutto nell'assistenza e nell'espatrio di perseguitati politici e razziali, grazie alla collaborazione dei partigiani della "Cesare Battisti", dal marzo 1944 intensificherà l’impegno nella resistenza armata.
Nel marzo 1944, dopo l'arresto di alcuni suoi membri (come l'avv. Albertini, deportato a Mauthausen), se ne ridefinirà la composizione: il presidente Natale Menotti, scoperto e costretto a riparare a Milano, verrà sostituito da Iginio Fabbri, affiancato dal segretario Francesco Grinovero, entrambi democristiani; rimarranno Adreani e Bossi per i socialisti, subentreranno per i comunisti Spanazzi, Comoli e Gambaretti, per il Partito d'Azione il dott. Tranquillini ed Enrico Chiappa, per i liberali il maggiore Rossi di Alessandria.
Il CLN così composto guiderà la Resistenza fino alla Liberazione.
C.L.N. di Domodossola
Si costituisce, subito dopo l’8 settembre, intorno alla figura di Ettore Tibaldi che ne determina l’orientamento socialista. Sono tuttavia rappresentate altre tendenze politiche: quella comunista, legata al movimento partigiano nato nelle fabbriche di Villadossola, Pieve Vergonte e Domodossola, attraverso le figure Giacomo Roberti, Redimisto Fabbri, Dante Zaretti, Oreste Colombo, quella socialista con Pirazzi Maffiola e Paolo Ferraris, quella democristiana con don Cabalà e don Zoppetti.
C.L.N. provinciale di Arona
Il 21 settembre si costituisce ad Arona il primo C.L.N. provinciale su iniziativa di Alberto Jacometti (socialista), Vittorio Flecchia (comunista), subito sostituito da Carletto Leonardi, e Carlo Torelli (democristiano).

Dopo l’occupazione tedesca, in tutto il territorio antifascisti di diverso orientamento politico danno vita ai locali Comitati di Liberazione Nazionale, con l’obiettivo di favorire il collegamento con i gruppi partigiani, di stabilire il contatto con i centri di Milano, Torino e Novara, di raccogliere fondi, armi e viveri, di coordinare l'espatrio dei prigionieri alleati e degli ebrei perseguitati, di attivare un’efficiente rete di informazioni.
C.L.N. di Verbania
Si costituisce nella notte tra l'11 e il 12 settembre su iniziativa di esponenti dei partiti antifascisti riunitisi a casa dell'Avv. Francesco Giglio, in via Ruga a Pallanza: Natale Menotti e Iginio Fabbri (democristiani), Mario Catena ed Ettore Maffioli di Mergozzo (comunisti) e Vincenzo Adreani e Giovanni Bossi (socialisti).
Inizialmente impegnato soprattutto nell'assistenza e nell'espatrio di perseguitati politici e razziali, grazie alla collaborazione dei partigiani della "Cesare Battisti", dal marzo 1944 intensificherà l’impegno nella resistenza armata.
Nel marzo 1944, dopo l'arresto di alcuni suoi membri (come l'avv. Albertini, deportato a Mauthausen), se ne ridefinirà la composizione: il presidente Natale Menotti, scoperto e costretto a riparare a Milano, verrà sostituito da Iginio Fabbri, affiancato dal segretario Francesco Grinovero, entrambi democristiani; rimarranno Adreani e Bossi per i socialisti, subentreranno per i comunisti Spanazzi, Comoli e Gambaretti, per il Partito d'Azione il dott. Tranquillini ed Enrico Chiappa, per i liberali il maggiore Rossi di Alessandria.
Il CLN così composto guiderà la Resistenza fino alla Liberazione.
C.L.N. di Domodossola
Si costituisce, subito dopo l’8 settembre, intorno alla figura di Ettore Tibaldi che ne determina l’orientamento socialista. Sono tuttavia rappresentate altre tendenze politiche: quella comunista, legata al movimento partigiano nato nelle fabbriche di Villadossola, Pieve Vergonte e Domodossola, attraverso le figure Giacomo Roberti, Redimisto Fabbri, Dante Zaretti, Oreste Colombo, quella socialista con Pirazzi Maffiola e Paolo Ferraris, quella democristiana con don Cabalà e don Zoppetti.
C.L.N. provinciale di Arona
Il 21 settembre si costituisce ad Arona il primo C.L.N. provinciale su iniziativa di Alberto Jacometti (socialista), Vittorio Flecchia (comunista), subito sostituito da Carletto Leonardi, e Carlo Torelli (democristiano).