Costituzione della Divisione Valtoce
Luglio 1944
Il Gruppo 'Patrioti Ossola', comandato da Alfredo Di Dio, diventa Divisione Valtoce. La formazione, apolitica, di ambiente cattolico e di carattere essenzialmente militare, sarà attiva tra Ossola e Cusio. Il motto dei fazzoletti azzurri: 'La vita per l’Italia'.
La Valtoce così crescere la propria consistenza sino a diventare una delle formazioni protagoniste della lotta di liberazione in Ossola: Di Dio presenzierà, insieme a Cefis, Superti e Moneta alle trattative per la resa di Domodossola del 9 settembre 1944. Durante i quaranta giorni della 'Repubblica dell'Ossola', la Valtoce darà vita anche a un vivace giornale, stampato su carta azzurra.
Il mese seguente riprenderà la controffensiva nazifascista in Val Cannobina: partigiani della Valtoce e del Valdossola si incaricheranno di contrastare l’avanzata nemica. Il 12 ottobre, Alfredo Di Dio e il colonnello Attilio Moneta cadranno al Sasso di Finero, sorpresi in un’imboscata da una colonna tedesca.
Il resto della formazione riparerà per gran parte in Svizzera; a metà novembre Cefis, succeduto a Di Dio, ricomporrà la Divisione e diventerà comandante generale del Raggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio, raccogliendo partigiani operanti tra le province di Novara, Varese, Milano e Pavia.
Dal gennaio 1945 Rino Pachetti assumerà il comando della Valtoce: la formazione proseguirà la lotta di liberazione, tra Ossola e Mottarone, fino alla liberazione di Milano nell’aprile 1945

Il Gruppo 'Patrioti Ossola', comandato da Alfredo Di Dio, diventa Divisione Valtoce. La formazione, apolitica, di ambiente cattolico e di carattere essenzialmente militare, sarà attiva tra Ossola e Cusio. Il motto dei fazzoletti azzurri: 'La vita per l’Italia'.
La Valtoce così crescere la propria consistenza sino a diventare una delle formazioni protagoniste della lotta di liberazione in Ossola: Di Dio presenzierà, insieme a Cefis, Superti e Moneta alle trattative per la resa di Domodossola del 9 settembre 1944. Durante i quaranta giorni della 'Repubblica dell'Ossola', la Valtoce darà vita anche a un vivace giornale, stampato su carta azzurra.
Il mese seguente riprenderà la controffensiva nazifascista in Val Cannobina: partigiani della Valtoce e del Valdossola si incaricheranno di contrastare l’avanzata nemica. Il 12 ottobre, Alfredo Di Dio e il colonnello Attilio Moneta cadranno al Sasso di Finero, sorpresi in un’imboscata da una colonna tedesca.
Il resto della formazione riparerà per gran parte in Svizzera; a metà novembre Cefis, succeduto a Di Dio, ricomporrà la Divisione e diventerà comandante generale del Raggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio, raccogliendo partigiani operanti tra le province di Novara, Varese, Milano e Pavia.
Dal gennaio 1945 Rino Pachetti assumerà il comando della Valtoce: la formazione proseguirà la lotta di liberazione, tra Ossola e Mottarone, fino alla liberazione di Milano nell’aprile 1945