Rastrellamento della Val Grande
11-30 giugno 1944
Il rastrellamento della Val Grande viene pianificato dal Bandenbekämpfungsstab West comandato dal generale Willy Tensfeld, il cui quartier generale si trova presso Villa Reale a Monza. Riprende la struttura di altri rastrellamenti tedeschi eseguiti durante il periodo maggio-giugno 1944 nel Piemonte. Porta il codice di Köln. Il rastrellamento viene diretto da Villa Caramora Intra dal tenente colonnello Ernst Weis, comandante ad interim del SS-Pol.Rgt.15. Si tratta di un'operazione concentrica che ha come epicentro la parte più remota della Val Grande. Vengono impiegati principalmente due Kampfgruppen della SS-Polizei, Reggimenti 15 e 20. Forze supplementari - tra le quali militi del Protettorato Boemia-Moravia arruolati a forza nella Wehrmacht - vengono messe in campo per bloccare la Val d’Ossola, altre invece - costituite da anziani doganieri tedeschi - vengono schierate in Valle Cannobina. Gli effettivi da parte tedesca e fascista dispiegati non superano i 4.200 militi. Il rastrellamento permette lo sbandamento delle formazioni partigiane comandate da Superti e Mario Muneghina. Entrambi, pur perdendo diversi uomini, riescono con molta fatica a sopravvivere indenni all'operazione. Nell'operazione vengono uccisi circa 120 partigiani, fucilati in piu luoghi all'interno della Val Grande, oppure nelle località limitrofe come Fondotoce, Baveno o ancora Valle Cannobina. Da parte avversaria vi sono meno di quindici morti tedeschi e una ventina di fascisti. Alla fine del rastrellamento i tedeschi non consolideranno il vantaggio acquisito momentaneamente sul terreno. Lo sbandamento dovuto alle operazioni alleate in Normandia e centro Italia, porterà nelle settimane seguenti ad un affievolamento delle operazioni tedesche.
[Testo di Raphael Ruess]
Il rastrellamento giorno per giorno
Guarda il documentario "Val Grande '44, Storia del Rastrellamento" di Stefano Cerutti

Il rastrellamento della Val Grande viene pianificato dal Bandenbekämpfungsstab West comandato dal generale Willy Tensfeld, il cui quartier generale si trova presso Villa Reale a Monza. Riprende la struttura di altri rastrellamenti tedeschi eseguiti durante il periodo maggio-giugno 1944 nel Piemonte. Porta il codice di Köln. Il rastrellamento viene diretto da Villa Caramora Intra dal tenente colonnello Ernst Weis, comandante ad interim del SS-Pol.Rgt.15. Si tratta di un'operazione concentrica che ha come epicentro la parte più remota della Val Grande. Vengono impiegati principalmente due Kampfgruppen della SS-Polizei, Reggimenti 15 e 20. Forze supplementari - tra le quali militi del Protettorato Boemia-Moravia arruolati a forza nella Wehrmacht - vengono messe in campo per bloccare la Val d’Ossola, altre invece - costituite da anziani doganieri tedeschi - vengono schierate in Valle Cannobina. Gli effettivi da parte tedesca e fascista dispiegati non superano i 4.200 militi. Il rastrellamento permette lo sbandamento delle formazioni partigiane comandate da Superti e Mario Muneghina. Entrambi, pur perdendo diversi uomini, riescono con molta fatica a sopravvivere indenni all'operazione. Nell'operazione vengono uccisi circa 120 partigiani, fucilati in piu luoghi all'interno della Val Grande, oppure nelle località limitrofe come Fondotoce, Baveno o ancora Valle Cannobina. Da parte avversaria vi sono meno di quindici morti tedeschi e una ventina di fascisti. Alla fine del rastrellamento i tedeschi non consolideranno il vantaggio acquisito momentaneamente sul terreno. Lo sbandamento dovuto alle operazioni alleate in Normandia e centro Italia, porterà nelle settimane seguenti ad un affievolamento delle operazioni tedesche.
[Testo di Raphael Ruess]
Il rastrellamento giorno per giorno
Guarda il documentario "Val Grande '44, Storia del Rastrellamento" di Stefano Cerutti