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Liberazione di Finero

5 settembre 1944

Il Comando della "Piave", temendo che il nemico possa attaccare Cannobio alle spalle, invia verso l'alta Val Cannobina un reparto autotrasportato al comando di "Nemo". In serata il reparto raggiunge e libera Finero, costringendo i tedeschi del locale presidio alla fuga (otto di loro vengono catturati).

Lo stesso giorno a Trobaso cinquanta partigiani della “Valgrande Martire” si scontrano con un centinaio di militi ed elementi dell’U.P.I. al comando di Vezzalini. Si accende un violento scontro che dopo circa due ore costringe i partigiani alla ritirata, con un ferito grave e due prigionieri successivamente fucilati. Per rappresaglia i fascisti catturano dieci ostaggi tra la popolazione e ne fucilano uno.