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Riorganizzazione partigiana, novembre 1944

Novembre 1944

L'inverno ormai iniziato rende necessario affrontare pro­blemi organizzativi spesso insolubili. L'attività antipartigiana si è decisamente intensificata, le spie pullulano, il morale dei pre­sidi nemici è alto. Il lago è frequentemente perlustrato da imbarcazioni della X Flot­tiglia Mas. Tutte le vie di rifornimento bloccate. La sorveglianza a persone e co­se rigorosissima.

La “Cesare Battisti” organizza sulle colline di Ascona, in Svizzera, la “Casa Bat­tisti”, una villetta clandestina detta “Posto 24” (retto da «Selva» e «Filippo» fino al febbraio e dopo dal fratello di «Selva» e «Nanni») che diventerà centro dell’assistenza ai partigiani internati in Svizzera, a quelli di passaggio per il rientro, alle corvè di contrabbandieri e partigiani che portano in Italia sigarette, generi di conforto, vestiario concesso dal Consolato Americano di Lu­gano e dalla Delegazione del C.L.N.

Durante l’inverno le fila delle formazioni partigiane si ingrosseranno sia per l'arrivo di nuovi giovani dalle valli e dalle città, sia per il rientro di partigiani sconfinati in Svizzera dopo la caduta della Repubblica dell'Ossola.