Il 24 giugno 1941 sfollò da Genova a Stresa con la madre Enrichetta Repetto ved. Montaldo, il secondo marito di quest'ultima Giuseppe Ottolenghi, le sorellastre Lina e Giuseppina e il figlio di quest'ultima Francesco Pollini. <

Fu testimone degli avvenimenti di Stresa. «Eravamo stati avvertiti di non andare ad aprire se sentivamo suonare. Invece quando squillò il campanello la nostra domestica storditamente andò ad aprire. Si trovò davanti due SS accompagnate da un carabiniere e da un interprete. Erano le due del pomeriggio del 16 settembre. Li portarono [Giuseppe Ottolenghi e Lina Ottolenghi] nella caserma dei carabinieri. Ci rimasero per sei giorni. Ogni giorno andammo a trovarli liberamente…..Il 22 cercammo di andarli a trovare, ma non potemmo parlare con loro perché le SS ci cacciarono. Da quel momento non ne sapemmo più nulla. O meglio qualcosa disse uno dei padri rosminiani, che erano rimasti nella villa [ex villa ducale]: “Li ho visti portar via la sera del 22 con una camionetta”…….Nemmeno i corpi vennero ritrovati».