Giana
Residente a Cannobio (NO).
In seguito all'uccisione di tre tedeschi durante uno scontro con i partigiani della Brigata "Cesare Battisti" avvenuto a Cannobio (NO) il 26 agosto 1944, 55 abitanti del paese vengono arrestati per rappresaglia, e tra questi Giana. Trasferiti prima a Luino, poi a Varese, in parte vengono liberati quasi subito, in parte vengono scambiati a Traffiume (Val Cannobina) con paracadutisti della Folgore catturati dai partigiani a settembre. I restanti 12 ostaggi finiscono a San Vittore a Milano e successivamente vengono deportati in campi di lavoro coatto in Germania.
Deportato nell'estate del 1944 in Germania come lavoratore coatto.
Risulta deceduto in data e località non determinate.
Giana e gli altri 5 deportati di Cannobio che moriranno in Germania, Carmine, Mozzati, Travella, Zanni, Ferrari, sono ricordati in una lapide posta il 27 agosto 1945 in via Marconi a Cannobio e in un'altra posta in località Amore, all'ingresso sud di Cannobio, che ricorda tutti i caduti nella seconda guerra mondiale.
Enrico Massara, Antologia dell'antifascismo e della Resistenza novarese, Novara,1984; Nino Chiovini e Adolfo Mignemi, Il '44 sulle sponde del Lago Maggiore, Novara, Camera di commercio, 2-87; Nino Chiovini, I giorni della semina, ed. Tararà, 2005; Nino Chiovini, Fuori legge???, ed. Tararà, 2012; E. Ferrari, La Liberazione, ed. Tararà, 2006; Associazione Casa della Resistenza, Guida ai luoghi della memoria del Novarese e del Vco, Verbania, 2007.