X
Fanny Jette
Engel

70 anni

Nome
Fanny Jette
Cognome
Engel
Sesso
F
Luogo di nascita
Katowice
Data nascita
30 dicembre 1872
Padre
Engel Gehiel
Madre
Goldfinger Esther
Luogo di morte
Baveno (VB)
Data della morte
15-22 settembre 1943
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Maria
Pagani
->testimone
Note biografiche

Polacca di origine ebraica, nasce a Katovice il 30 dicembre 1872 da Esther Goldfinger e Gehiel Engel. Si sposa con l’austriaco Ignazio Berger: sono entrambi ebrei osservanti e avranno sei figli: Dora (1892), Regina (1895), Helene (1896), Olly (1897), Robert (1905), Albert (1906).

Nel 1890 il marito fonda la fabbrica Berger a Vienna (con filiali a Rotterdam, Parigi e Milano), nota a livello internazionale per l’invenzione del Nitrolinol (un olio per armi, usato dall’esercito austro-ungarico) e del lucido da scarpe Guttalin. 

Nel 1926 i due figli maschi vengono in Italia per occuparsi della filiale milanese, Robert come responsabile della distribuzione, Albert della produzione.

Il 12 marzo 1938, giorno dell’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista (Anschluss), Ignazio Berger viene ucciso dai nazisti a Vienna e dopo il suo assassinio anche tre delle loro figlie lasciano l'Austria: Dora, con il marito Bruno Weiss, arriva a Milano e da lì si trasferisce dai cugini a St. Louis, negli Stati Uniti, come anche la secondogenita Regina che emigra con il marito nel Missouri; la terza figlia, Olly, si stabilisce con Fred Landau, suo consorte, in Inghilterra.
A Vienna resta Fanny con la figlia Helene che avendo sposato un poliziotto cristiano si sente protetta nei confronti delle leggi tedesche.

Espatrio

Il figlio Robert Berger, deciso a portare la madre a Milano, durante il viaggio in treno verso Vienna incontra Riccardo Crippa, tenente dei granatieri che, conosciuto il motivo per cui Robert era diretto in Austria e consapevole di quanto la sua condizione di ebreo rendesse pericoloso quel viaggio, si offre di raggiungere al suo posto la madre e di accompagnarla alla frontiera, risparmiandogli così il rischio di essere catturato dai tedeschi. Fanny Engel riesce in questo modo a espatriare in Italia e a raggiungere il figlio a Milano.

Sfollamento

Dopo i bombardamenti su Milano dell'agosto 1943, Robert Berger con la famiglia lascia la propria abitazione in piazza Fiume 10 a Milano e si trasferisce a Calolziocorte, vicino a Lecco, mentre Fanny Jette Engel si rifugia a Baveno, sul Lago Maggiore, presso l'Hotel Eden come altri suoi conoscenti, anch'essi ebrei.

Arresto-detenzione

Viene arrestata nella sua camera d’albergo nella notte tra il 14 e il 15 settembre dalle SS. Secondo la testimonianza di Maria Pagani, allora proprietaria dell'albergo Eden la signora Engel, vedova Berger, viene prelevata dalla sua camera da due SS intorno alle 23,30. 

Morte

Di lei non si saprà più nulla. Viene uccisa probabilmente lo stesso mercoledì 15 settembre, come risulta da Il libro della memoria e dal testo di Toscano.

Memoria materiale

Nel Cimitero di Baveno si trovano una tomba e una lapide con incisi i nomi dei quattordici ebrei assassinati.

Un monumento a loro dedicato è stato inaugurato nel 2013 sul lungolago di Baveno.

Riferimenti bibliografici

Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 833, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; Nuova Resistenza Unita, n.3/2017; Mauro Begozzi, Scomparsi nel nulla! La prima strage di ebrei in Italia sulle sponde del lago Maggiore, https://storiaeregione.eu/attachment/get/up_84_16520956762107.pdf, 2009; Mariella Terzoli, Una storia dimenticata? Lago Maggiore, settembre-ottobre 1943, Tesi di laurea, Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2015-2016; Lutz Klinkhammer, Stragi naziste in Italia: la guerra contro i civili (1943-1944), Donzelli, 1997; Maria Francesca Renaudo, Il turismo a Baveno, ed. Tararà, 1999; Giovanni Galli, Memorie ritrovate, Borgomanero, 2004; (a cura di Leonardo Parachini), Baveno settembre 1943, Verbania, 2013; Tommy Berger, Onora il padre, Marsilio, 2007.