Massarani
65 anni
Nata e residente a Verona, dove viveva con i genitori Carlo ed Enrichetta Bernheim. Era nipote del senatore Tullo Massarani (Mantova 1826 - Milano 1905). Nubile.
In data 17 agosto 1938, nell’ambito del censimento degli ebrei appena avviato dalla Demorazza, la residenza a Stresa della famiglia Massarani, seppur temporanea, venne segnalata, insieme a quella di altre tre famiglie di ebrei, in una comunicazione indirizzata dal podestà di Stresa al Prefetto di Novara.
Nel settembre 1943, sfollata da Verona, si trovava con il fratello Tullo a Stresa, nella casa di famiglia.
l 16 settembre venne arrestata dalle SS (3^ compagnia del primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler) con il fratello Tullo e trasferita, insieme agli altri ebrei rastrellati a Stresa, prima alla locale caserma dei carabinieri, dove rimase agli arresti per 6 giorni, poi al locale comando SS presso Villa Ducale.
Secondo le testimonianze, la sera del 22 settembre venne caricata su una camionetta SS con gli altri prigionieri e da quel momento se ne persero le tracce. Il suo corpo non venne mai ritrovato.
Il nome di Olga Massarani compare nel monumento alle vittime della Shoah presso il Cimitero ebraico di Verona.
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 839, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.