Il fondo archivistico conserva alcuni documenti originali del "Capitano" Filippo Maria Beltrami, della sua formazione e documentazione donata da ex partigiani (tra cui Gino Vermicelli).

Partigiano combattente, nato nel 1926 in provincia di Genova, Arialdo Catenazzi costituì dopo l’8 settembre 1943 il GAP di Intra assieme a Gianni Maierna, Franco Carmine e Gastone Lubatti. Nel settembre 1944 salì in montagna inquadrato nel Battaglione Monte Marona della Brigata Cesare Battisti, per poi tornare nel GAP nel novembre dello stesso anno. Componente e animatore dell’ANPI di Verbania e della Casa della Resistenza, è stato autore di opere memorialistiche e promotore di ricerche storiografiche sulla Resistenza nel Verbano Cusio Ossola. Il fondo raccoglie corrispondenza e documentazione personale di Catenazzi, con documenti storici in originale e in copia raccolti per ricerche di informazioni e attività commemorative. Nel fondo è inoltre conservata documentazione inerente la creazione della Casa della Resistenza.

Il fondo conserva la documentazione prodotta dalle formazioni partigiane che costituirono la Divisione Mario Flaim, dalle sue diverse articolazioni interne e da altre formazioni e comandi militari a essa collegati. Vi sono raccolti i documenti inerenti l’attività di Armando Calzavara e della sua prima Banda d’azione (attiva nelle valli Chisone e Pellice e poi spostatasi nel Verbano), la documentazione della Brigata Cesare Battisti, della Divisione Piave, della Brigata Valgrande Martire, del “Posto 24” per i collegamenti con la Svizzera, del comando della Divisione Flaim e delle sue diverse componenti militari, amministrative, sanitarie, organizzative. È inclusa anche documentazione del dopoguerra inerente soprattutto l'attività di Armando Calzavara e parte del suo carteggio con Enzo Plazzotta. Il fondo raccoglie inoltre documentazione prodotta dalla II Divisione Garibaldi Redi e dal Comando Unico Zona Ossola.

Il fondo è costituito da una raccolta di fascicoli e materiali documentari sciolti, molto vari per supporti e provenienze, depositati presso la Casa della Resistenza a partire dalla sua fondazione. Vi è concentrata documentazione inerente l’eccidio di Fondotoce del 20 giugno 1944 e i successivi eventi commemorativi. Vi sono conservate fotografie dei martiri e del corteo, documenti memorialistici e testimonianze postume, ricostruzioni storiche e giornalistiche, documentazione sulle iniziative celebrative, ricerche storiche, documentazione in copia di atti giudiziari relativi all’eccidio provenienti dal cosiddetto “Armadio della vergogna”, ricordi, messaggi e lettere di Carlo Suzzi “Quarantatré” (sopravvissuto all’eccidio).