X
Tullo
Massarani

64 anni

Nome
Tullo
Cognome
Massarani
Sesso
M
Luogo di nascita
Verona
Data nascita
1 luglio 1879
Padre
Massarani Carlo
Madre
Bernheim Enrichetta
professione
Avvocato
Luogo di morte
Stresa
Data della morte
22 (?) settembre 1943
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Olga
Massarani
->sorella

Mariano
Raos
->testimone

Pietro
Columella
->testimone
Note biografiche

Originario di Verona, dove vivevano i genitori Carlo ed Enrichetta Bernheim e la sorella Olga, Tullo Massarani era residente a Milano in via Borgospesso n. 23. Era nipote del noto senatore Tullo Massarani (Mantova 1826 - Milano 1905). Celibe, esercitava la professione di avvocato. Era solito trascorrere le vacanze estive con la famiglia sulle sponde del Lago Maggiore, a Stresa, nella villa di sua proprietà in frazione Carciano.

Leggi razziali

In data 17 agosto 1938, nell’ambito del censimento degli ebrei appena avviato dalla Demorazza, la residenza, seppur temporanea, a Stresa della famiglia Massarani venne segnalata, insieme a quella di altre tre famiglie di ebrei, in una comunicazione indirizzata dal podestà di Stresa al Prefetto di Novara.
Tra dicembre 1938 e febbraio 1939 Tullo Massarani fu oggetto di una serie di accertamenti relativi alla residenza, nella villa di sua proprietà a Stresa, in frazione Carciano, del sig. Aldo Pastore e della moglie Valdegamberi Teresa, entrambi di razza ariana.
I trascorsi lavorativi della signora Valdegamberi, cameriera della famiglia Massarani fino al mese di settembre 1938, avevano destato il sospetto che la residenza dei coniugi in qualità di inquilini celasse in realtà il mantenimento di un rapporto di lavoro, a violazione dell’art. 12 del R.D.L. 17 novembre 1938 n. 1720 Provvedimenti per la difesa della razza italiana che vietava agli appartenenti alla razza ebraica di avere alle proprie dipendenze, in qualità di domestici, cittadini italiani di razza ariana. L’intera questione è documentata da una serie di comunicazioni conservate nell’Archivio storico del Comune di Stresa.

Sfollamento

Nel settembre 1943, sfollato da Milano, Tullo Massarani risultava residente a Stresa, presso la villa di sua proprietà, come documentato dall'Elenco degli israeliti residenti nell'abitato di Stresa - Carciano compilato presso gli uffici del Comune di Stresa in data 16 settembre 1943.

Arresto-detenzione

Il 16 settembre venne arrestato dalle SS (3^ compagnia del primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler) con la sorella Olga e trasferito insieme agli altri ebrei rastrellati a Stresa prima alla locale caserma dei carabinieri, dove rimase agli arresti per 6 giorni, poi al locale comando SS presso Villa Ducale.
Durante il processo di Osnabrück, Pietro Columella, allora podestà di Baveno, dichiarò che dopo l'arresto degli ebrei a Baveno fece avvisare del pericolo incombente l'amico Tullo Massarani, il quale tuttavia rinunciò a fuggire ritenedo di non avere nulla da temere in virtù della sua buona condotta.

Morte

Secondo le testimonianze, la sera del 22 settembre venne caricato su una camionetta SS con gli altri prigionieri e da quel momento se ne persero le tracce. Il suo corpo non venne mai ritrovato. Con sentenza del Tribunale di Milano è stata dichiarata la sua morte presunta in data 23 settembre 1943.

Riferimenti bibliografici

Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 839, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.