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Gottfried
Meir



Nome
Gottfried
Cognome
Meir
Sesso
M
Luogo di nascita
Weiern
Data nascita
6 maggio 1911
Data della morte
maggio 1970
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Ettore
Ovazza
->vittima

Nella
Sacerdote
->vittima

Riccardo
Ovazza
->vittima

Elena
Ovazza
->vittima
Carriera militare
Nel 1929 entrò nella Sturmabteilung ("reparto d'assalto", primo gruppo paramilitare del Partito Nazionalsocialista), e nel 1932 aderì al Partito nazionalsocialista tedesco (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei). Dopo la sua partecipazione, nel luglio 1934, al tentato colpo di stato nazionalsocialista in Austria, il 12 settembre 1934 il tribunale militare di Vienna lo condannò a 16 anni di carcere duro per il reato di alto tradimento; venne graziato dopo 2 anni con la condizionale.
Nel 1936 entrò nelle SS e dopo l'annessione dell'Austria nel marzo 1938 assunse il comando del gruppo locale del Partito nazionalsocialista di Pörtschach/Wörthersee, in Carinzia.
Il 1 gennaio 1940 si arruolò come volontario nella Waffen-SS e dopo aver raggiunto il grado di Untersturmführer (sottotenente) passò alla Leibstandarte "Adolf Hitler" (LSSAH).
Tra il 1941 e il 1943 combattè in Russia, Promosso Obersturmführer (tenente), nell'agosto 1943 fu trasferito in Tirolo e, nel settembre 1943, in Italia, sul Lago Maggiore. La sua compagnia si acquartierò a Intra, nella locale scuola elementare femminile. Meir prese alloggio in una casa privata nelle vicinanze.
Grado militare
Nel settembre-ottobre 1943 era Comandante superiore di compagnia (Obersturmführer) della 2a compagnia del 2°Battaglione,1° Reggimento Panzer-Grenadier Division Waffen-SS "Leibstandarte Adolf Hitler", di stanza a Intra.
Imputazione
Il 29 gennaio 1953 il Tribunale militare di Torino emise un mandato di arresto contro Meir. Il Ministero della Giustizia austriaco, negata l'estradizione richiesta dal Ministero di Grazia e Giustizia della Repubblica italiana, predispose l'avvio di un procedimento interno, secondo i capi di imputazione alla base della domanda di estradizione:
- Omicidio di un militare inglese prigioniero di guerra nel settembre 1943
- Omicidio della famiglia Serman (Emil, Maria e Stefania Müller, Giulia Werner, Sofia Czolosinska) a Baveno nel settembre 1943
- Omicidio della famiglia Ovazza (Ettore, Riccardo, Nella e Elena) a Intra nell'ottobre 1943
- Rapina ai danni delle famiglie Serman e Ovazza
- Vilipendio dei cadaveri di Ettore, Nella ed Elena Ovazza
Sentenza
Nel settembre 1954 vennero archiviati i procedimenti per i crimini di rapina e vilipendio di cadavere e per l'omicidio della famiglia Serman.
Due mesi dopo, nel novembre 1954, Meir venne assolto per insufficienza di prove per l'omicidio della famiglia Ovazza, mentre la responsabilità dei fatti viene attribuita a due suoi sottoposti, Jäcke e Tannenfürer, già deceduti nel marzo del 1945.

Nel 1955, a qualche mese dalla sentenza di assoluzione emanata dal Tribunale di Graz, il Tribunale di Torino riapì il caso circa il coinvolgimento di Meir nell'eccidio della famiglia Ovazza. Il processo si svolse con l'imputato, all’epoca direttore di una scuola elementare in Austria, contumace.
Con sentenza del 2 luglio 1955, Meir venne condannato all’ergastolo, ma la pena non venne mai eseguita perché il governo austriaco non concedette l’estradizione.
Non sussistono dubbi né sulla sua colpevolezza né sulla particolare efferatezza dei crimini commessi. Gli Ovazza vennero assassinati in quanto ebrei; come si evince dalle carte processuali, all'odio razziale si sommò l’avidità del capitano delle SS e dei suoi uomini.

Impunito, Meir vivrà in Carinzia esercitando la professione di direttore di scuola sino alla morte, avvenuta nel 1970.