Aldo
Toscano
Toscano
Nome
Aldo
Cognome
Toscano
Sesso
M
Luogo di nascita
Torino
Data nascita
4 gennaio 1907
Padre
Toscano Giacomo
Madre
Toscano Armida
Luogo di morte
Novara
Data della morte
21 dicembre 1993
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note
Note biografiche
Torinese, di famiglia ebrea, primo di tre figli (dopo Aldo nacquero Mario nel 1908 e Franco nel 1917), nel 1923 rimase orfano di padre.
L'anno seguente la madre Armida si risposò con l'avvocato torinese Carlo Alberto Mazza, la cui attività di magistrato lo portò presto a ricoprire la carica di pretore a Novara. Qui Aldo, interrotti i propri studi, lavorò come impiegato alla De Agostini, alla Confederazione Agricoltura e infine all'Ovest-Ticino.
Dopo la firma dell'armistizio, il 10 settembre 1943 iniziò l'esodo di Toscano verso la Svizzera, dove trovò rifugio in un campo di internamento fino alla Liberazione.
Dopo la guerra, Aldo Toscano fu il primo a dedicarsi alla ricostruzione storica di quegli avvenimenti, pubblicando il risultato delle sue ricerche nel 1993 su una rivista storica novarese. In occasione del settantesimo anniversario della strage e a vent’anni dalla sua morte, nel 2013 lo studio venne ripubblicato insieme al diario (Aldo Toscano, Io mi sono salvato. L’olocausto del lago Maggiore e gli anni dell’internamento in Svizzera, presentazione di Alberto Toscano con un saggio introduttivo di Mauro Begozzi, a cura di Sara Lorenzetti e Laura Toscano, Interlinea 2013).
Dopo la firma dell'armistizio, il 10 settembre 1943 iniziò l'esodo di Toscano verso la Svizzera, dove trovò rifugio in un campo di internamento fino alla Liberazione.
Dopo la guerra, Aldo Toscano fu il primo a dedicarsi alla ricostruzione storica di quegli avvenimenti, pubblicando il risultato delle sue ricerche nel 1993 su una rivista storica novarese. In occasione del settantesimo anniversario della strage e a vent’anni dalla sua morte, nel 2013 lo studio venne ripubblicato insieme al diario (Aldo Toscano, Io mi sono salvato. L’olocausto del lago Maggiore e gli anni dell’internamento in Svizzera, presentazione di Alberto Toscano con un saggio introduttivo di Mauro Begozzi, a cura di Sara Lorenzetti e Laura Toscano, Interlinea 2013).
Clandestinità-fuga
Il 10 settembre 1943 Aldo Toscano iniziò il suo esodo da Novara verso la Svizzera, raggiunta il 3 ottobre 1943.
Durante i due anni trascorsi nei campi di internamento svizzeri, scrisse un diario in cui vengono raccontati i pericoli affrontati durante la fuga, l’accoglienza, i continui spostamenti da un campo all’altro, la nostalgia di casa, l’ospitalità svizzera, la gestione dei campi d’internamento da parte del governo elvetico e, finalmente, il ritorno a casa, a Liberazione avvenuta.
Durante i due anni trascorsi nei campi di internamento svizzeri, scrisse un diario in cui vengono raccontati i pericoli affrontati durante la fuga, l’accoglienza, i continui spostamenti da un campo all’altro, la nostalgia di casa, l’ospitalità svizzera, la gestione dei campi d’internamento da parte del governo elvetico e, finalmente, il ritorno a casa, a Liberazione avvenuta.