X
Victor
Selepukin
Victor
32

Nome
Victor
Cognome
Selepukin
Soprannome
Victor
Sesso
M
Data nascita
1912
Luogo di morte
Oggebbio - Colle
Data della morte
23 luglio 1944
1
Di cittadinanza sovietica e di nazionalità incerta (russa, bielorussa o ucraina) partecipò alla lotta partigiana nelle fila della Brigata Cesare Battisti. Cadde in combattimento a Colle (Oggebbio) il 23 luglio 1944.
Attività partigiana
Di cittadinanza sovietica e di nazionalità incerta (russa, bielorussa o ucraina) partecipò alla lotta partigiana nelle fila della Brigata Cesare Battisti. Cadde in combattimento a Colle (Oggebbio) il 23 luglio 1944.
Matricola
Ruolo
Note
Caduto

Aleandro
Rigamonti Aleandro
->Caduto

Luigi
Trelanzi
->Caduto

Marino
Ferrari
->Caduto
Note biografiche

Victor Selepukin (1912 – 23 luglio 1944)

Militare sovietico catturato dalla Wehrmacht sul fronte orientale viene imprigionato in un campo di lavoro nelle miniere di salgemma in Alsazia. Con altri sette commilitoni riesce ad evadere; risalendo faticosamente a nuoto il Reno il gruppo raggiunge la Svizzera e di lì, dopo lungo percorso, entra in Italia attraverso il Limidario. Contattati dal Comandante Arca della Cesare Battisti accettano di arruolarsi nella sua formazione partigiana. Victor viene poi aggregato alla squadra dell’Alpe Piaggia.

Il 23 luglio la sua squadra deve unirsi con quella dell’Alpe Biogna per portarsi a Colle ove una staffetta li avrebbe condotti a nuova destinazione. Le due squadre, con aggregato un asino carico di armi e vettovaglie scortato dal giovane alpigiano Marino Ferrari, raggiungono l’Alpe Colle verso le dieci ma la staffetta non c’è ancora. Fa caldo e, depositati armi e bagagli, si riposano ai bordi della strada. Solo Victor si pone in posizione elevata, sulla mulattiera dello Spalavera.

Tre camionette tedesche provenienti da Trarego, che procedono a motore spento nell’ultimo tratto in discesa, sbucano sul piazzale ove convergono le strade per Pian Cavallo e il Vadàa e subito aprono il fuoco. Il gruppo di partigiani colto di sorpresa non è in grado di reagire e cadono i due giovani ventenni Luigi Trelanzi e Aleandro Rigamonti. Il tredicenne Marino Ferrari, gravemente ferito, verrà lasciato morire dissanguato.

Selepukin riesce a defilarsi lungo la mulattiera dello Spalavera e, poco prima del primo tornante, si apposta in posizione elevata per controllare l’eventuale arrivo di militari tedeschi. Quando una squadra si avvicina viene ingaggiato un combattimento in cui Victor si difende sino all’esaurimento delle munizioni. Gravemente ferito viene lasciato agonizzante sul posto; al suo fianco sette caricatori vuoti.

Recuperata dai partigiani della formazione la sua salma sarà inumata, insieme a quella di Trelanzi, nel Cimitero di San Maurizio di Ghiffa.

Nell’altura ove è stato rinvenuto il suo corpo dissanguato è stata eretta una croce con il suo nome e la data di morte.

 https://fractaliaspei.wordpress.com/2023/08/13/alpe-colle-23-luglio-1944/

English

Victor Selepukin (1912 – July 23, 1944)

A Soviet military serviceman captured by the Wehrmacht on the Eastern Front and imprisoned in a forced labour camp in the salt mines of Alsace. Along with seven fellow soldiers, he managed to escape. After a challenging swim upstream the Rhine, the group reached Switzerland and from there, after a long journey, entered Italy through Mount Limidario. Contacted by Commander Arca of the Cesare Battisti Brigade, they agreed to enlist in his partisan unit. Victor was later assigned to the Alpe Piaggia team.

On July 23, his team was to join forces with the Alpe Biogna team to proceed to Alpe Colle, where a relay would lead them to a new destination. The two units, escorted by the young alpine guide Marino Ferrari and accompanied by a donkey carrying weapons and supplies, reached Alpe Colle around ten in the morning, but the relay had not yet arrived. It was hot, so they left their weapons and belongings and rested on the roadside. Only Victor positioned himself on higher ground, on Mount Spalavera mule track.

Three German trucks coming from Trarego, travelling with their engines off in the final downhill stretch, suddenly appeared on the square where the roads to Pian Cavallo and Vadàa converged, and immediately opened fire. The surprised group of partisans was unable to react, resulting in the deaths of two young men in their twenties, Luigi Trelanzi and Aleandro Rigamonti. Thirteen-year-old Marino Ferrari, gravely wounded, was left to die from his injuries.

Selepukin managed to slip away along Mount Spalavera mule track and, just before the first hairpin turn, took up a high position to monitor the possible arrival of German soldiers. When an enemy squad approached, a firefight ensued in which Victor defended himself until he ran out of ammunition. Severely injured, he was left to die at the scene, with seven empty magazines by his side.

His body was later recovered by members of the partisan unit and buried, along with Trelanzi, in the San Maurizio di Ghiffa Cemetery.

A cross with his name and the date of his death was erected on the hill overlooking the spot where his bled to death body was found.

Deutsch

Victor Selepukin (1912 – 23. Juli 1944)

Ein sowjetischer Soldat, von der Wehrmacht an der Ostfront gefangen genommen, war in einem Arbeitslager in den Salzminen im Elsass interniert. Zusammen mit sieben anderen Kameraden gelang ihm die Flucht. Nach einer anstrengenden Schwimmstrecke rheinaufwärts erreichte die Gruppe mit großer Mühe die Schweiz und von dort aus, nach einer langen Reise, gelangten sie über den Berg Limidario nach Italien. Nachdem sie vom Kommandanten Arca der Brigade Cesare Battisti  kontaktiert wurden, stimmten sie zu, sich seiner Partisaneneinheit anzuschließen. Victor wurde später der Einheit der Alpe Piaggia zugeteilt.

Am 23. Juli sollte sich seine Gruppe mit der Einheit der Alpe Biogna zusammenschließen, um zur  Alpe Colle zu gehen, wo ein Kurierdienst sie zu einem neuen Bestimmungsort führen sollte. Die beiden Gruppen, begleitet von einem Esel, der die Waffen und Vorräte transportierte, wurden von dem jungen Bergführer Marino Ferrari geführt. Sie erreichten gegen zehn Uhr morgens die Alpe Colle, aber der Kurierdienst war noch nicht eingetroffen. Es war heiß, also legten sie ihre Waffen und ihr Gepäck ab und ruhten sich am Straßenrand aus. Nur Victor positionierte sich an einer erhöhten Stelle des Maultierpfads am Spalavera-Berg.

Drei deutsche Lastwagen, die aus Trarego kamen und im letzten Abschnitt bergabwärts ohne laufende Motoren fuhren, tauchten plötzlich auf dem kleinen Platz auf, wo die Straßen nach Pian Cavallo und Vadàa zusammentreffen, und eröffneten sofort das Feuer. Die überraschte Partisanengruppe  konnte nicht schnell genug reagieren, was die beiden zwanzigjährigen jungen Männer Luigi Trelanzi und Aleandro Rigamonti das Leben kostete. Der dreizehnjährige schwer verletzte Marino Ferrari wurde zurückgelassen und verblutete.

Selepukin schaffte es, sich auf dem Maultierpfad Spalavera zu verstecken und wartete kurz vor der ersten Serpentine oberhalb des Weges, um das mögliche Eintreffen deutscher Soldaten zu überwachen. Als sich eine feindliche Einheit näherte, kam es zu einem Feuergefecht, bei dem sich Victor verteidigte, bis ihm die Munition ausging. Schwer verletzt wurde er an der Stelle mit den sieben leeren Magazinen neben sich zurückgelassen und starb.

Seine Leiche wurde später von den Mitgliedern der Partisaneneinheit geborgen und zusammen mit dem Leichnam von Trelanzi auf dem Friedhof von San Maurizio in Ghiffa beigesetzt.

Auf dem Hügel, wo sein ausgebluteter Körper gefunden wurde, hat man weit sichtbar ein Kreuz errichtet, das seinen Namen und das Todesdatum trägt.

Riferimenti bibliografici

Fonti

Biancardi Giovanni (a cura), 1a Divisione Ossola «Mario Flaim». Diario storico, Verbania 1995, p. 102 e passim.

Caretti Roberto, Nella sua fresca giovinezza. Alpe Colle, 23 luglio 1944, in “Vallintrasche 2012”, pp. 139-142.

Chiovini Nino, I giorni della semina, Tararà, Verbania 2005, pp. 115-116 e passim.

Chiovini Nino, Val Grande partigiana e dintorni. 4 storie di protagonisti, Comitato Resistenza – Comune di Verbania, 2002.

Chiovini Nino, Fuori legge??? Dal diario partigiano alla ricerca storica, Tararà, Verbania 2012, passim.

Chiovini Nino, Piccola storia della banda di Pian Cavallone, Tararà, Verbania 2014, p. 107.

Manzoni Mario, Partigiani nel Verbano, Comitato Unitario per la Resistenza nel Verbano, Verbania, 2008, pp. 81-95 e passim.

Sciomachen Felice e altri, La Scelta. 1943 – 1945, Alberti, Verbania 2001, pp. 19-25, 53-62.

Tordini Nico e Lino, Partigiani di Valgrande. Ricostruzione critica …, 2 volumi, Alberti, Verbania 2021, passim.