Cirini
Nata a Livorno e residente a Cilavegna (NO). Operaia nel calzificio Giudice di Cilavegna, viene arrestata in seguito agli scioperi del marzo 1944.
Arrestata il 3 marzo dai tedeschi, è detenuta prima a Vigevano, poi il 7 dello stesso mese viene mandata a S. Vittore e il 27 nel carcere di Bergamo. Arrestata con Camilla Campana, Clotilde Giannini, Giovanni Maccaferri e Pietro Omodeo Zorini.
Deportata in Germania, arriva a Mauthausen il 1° aprile 1944. Trasferita poi ad Auschwitz, dove giunge il 25 aprile. Il 23 settembre viene trasferita a Flossenbürg e lo stesso giorno spostata a Plauen-Industrie-werke (Flossenbürg). Classificata come Schutzäftlinge (deportato per motivi di sicurezza).
Viene liberata in aprile del 1945, durante l'evacuazione del campo di Plauen, mentre si dirigeva verso Karlsbad.
Associata ai deportati novaresi in quanto segue la stessa sorte di Clotilde Giannini.
Nel testo di Savino-Arrigoni, risulta arrivata a Plauen il 25 settembre 1944.
I deportati pavesi nei lager nazisti, Pavia, 1981; Marco Savino, Maria Antonietta Arrigoni, Dizionario biografico della deportazione pavese, Unicopli, 2005; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. 1, tomo I, pg. 578, Mursia 2009.