Le vittime
Dei 42 fucilati a Fondotoce, 14 sono rimasti senza un nome. L'alto numero di ignoti dipende in parte dalla mancata registrazione sui ruolini delle formazioni di molti partigiani appena giunti in Val Grande soprattutto dalla Lombardia (dopo l'ultimatum di chiamata alle armi della RSI scaduto il 25 maggio), in parte dalla precauzione adottata dai partigiani di non tenere con sé documenti di identità, per impedire in caso di cattura l‘identificazione ed eventuali ritorsioni su famigliari.
A guerra terminata, il comando della I Divisione Ossola M. Flaim - che dal marzo 1945 aveva unificato tutte le forze partigiane attive nel territorio del Verbano - emanò un documento che riporta un elenco nominativo di partigiani dispersi, saliti sulle montagne del Verbano prima del rastrellamento e ricercati dalle famiglie dopo la Liberazione. E’ verosimile ipotizzare che l'elenco comprenda anche - tutti o in parte - i nomi degli ignoti di Fondotoce.