La strage arriva per la prima volta nelle aule di un tribunale nel 1954: presso la sezione di Klagenfurt del Tribunale popolare austriaco di Graz, in Austria, viene processato l'Obersturmführer Gottfried Meir, comandante della 2a compagnia SS di stanza a Intra.
L'apertura dell'inchiesta preliminare è determinata dal mandato di arresto contro Meir emesso il 29 gennaio 1953 dal Tribunale militare di Torino. Il Ministero della Giustizia austriaco, negata l'estradizione richiesta dal Ministero di Grazia e Giustizia della Repubblica italiana, predispone l'avvio di un procedimento interno, secondo i capi di imputazione alla base della domanda di estradizione:
- Omicidio di un militare inglese prigioniero di guerra nel settembre 1943
- Omicidio della famiglia Serman (Emil, Maria e Stefania Müller, Giulia Werner, Sofia Czolosinska) a Baveno nel settembre 1943
- Omicidio della famiglia Ovazza (Ettore, Riccardo, Nella e Elena) a Intra nell'ottobre 1943
- Rapina ai danni delle famiglie Serman e Ovazza
- Vilipendio dei cadaveri di Ettore, Nella ed Elena Ovazza
Nel settembre 1954 vengono archiviati i procedimenti per i crimini di rapina e vilipendio di cadavere e per l'omicidio della famiglia Serman.
Due mesi dopo, nel novembre 1954, Meir viene assolto per insufficienza di prove per l'omicidio della famiglia Ovazza, mentre la responsabilità dei fatti viene attribuita a due suoi sottoposti, Jäcke e Tannenfürer, già deceduti nel marzo del 1945.