La Panzer-Grenadier Division Waffen-SS "Leibstandarte Adolf Hitler", responsabile degli eccidi di ebrei sul Lago Maggiore, fu una delle più importanti unità d’élite delle Waffen SS. Nata dall'originaria guardia del corpo del Fürher, la Leibstandarte Adolf Hitler era formata da volontari, “il meglio della razza tedesca". Nonostante la giovane età (nelle sue fila c’erano addirittura dei diciassettenni), gli uomini della Leibstandarte erano di fatto dei veterani, la cui formazione era avvenuta durante tutte le precedenti campagne, dalla Polonia alla Francia, dai Balcani alla Russia. In tutti i teatri di guerra, soprattutto sul fronte orientale, si era distinta per efficienza ed efferatezza.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la Leibstandarte-SS-Adolf-Hitler viene trasferita dal fronte russo in Italia, assumendo un ruolo di particolare rilievo nell’occupazione tedesca dell’Italia settentrionale.
Il 2° reggimento della Divisione, al comando del tenente colonnello Hugo Kraas, si stanzia in Piemonte con tre battaglioni:
- Il 1° battaglione tra Novara e il confine svizzero, al comando di Hans Röhwer (sostituto di Hans Becker, in licenza)
- Il 2° battaglione a Torino, al comando di Hugo Kraas
- Il 3° battaglione nel Cuneese, al comando di Joachim Peiper
Oltre alla funzione generale di creare le condizioni favorevoli alla ricostruzione di un’amministrazione fascista asservita, terrorizzando la popolazione e soffocando qualsiasi forma di opposizione e resistenza, ufficialmente i reparti della Leibstandarte si insediano nel novarese con incarichi prevalentemente militari:
- assicurarsi il controllo di un territorio di confine – quello compreso tra Novara e l’Ossola - di grande importanza strategica. L’operazione viene portata a compimento in pochi giorni, favorita indubbiamente dal grave disorientamento dei comandi e dei soldati italiani. Viene stabilito il controllo su tutti i punti nevralgici: linee di comunicazione (ferroviarie, con l'importante via del Sempione, stradali e lacustri), caserme ed edifici pubblici, impianti industriali (fabbriche chimiche, tessili, metalmeccaniche, siderurgiche), cave e miniere e centrali idroelettriche dislocate nelle valli ossolane;
- deportare in campi di prigionia i soldati italiani catturati
- sequestrare il materiale bellico utile a scopi militari.
L’occupazione del novarese da parte del 1° battaglione avviene il 12 settembre 1943: in mattinata i primi reparti tedeschi giungono a Novara, dove si installa la 19a Pionierkompanie al comando di Rudolf Schlott. La sera dello stesso giorno le SS raggiungono i comuni sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, amministrativamente dipendenti da Novara, e vi si insediano con 5 compagnie:
- 1a compagnia (cap. Max Sterl) a Pallanza
- 2a compagnia (ten. Gottfried Meir) a Intra
- 3a compagnia (ten. Hans Walter Krüger) a Stresa
- 4a compagnia mitragliatori (ten. Friedrich Bremer) e 5a compagnia corazzata (ten. Karl Hebert Schnelle) a Baveno.
Il comando del battaglione, agli ordini del capitano Röhwer, viene insediato a Baveno, presso l’albergo Beau Rivage.