Campana
Nata a Clusone (BG) e residente a Cilavegna (PV). Operaia nel calzificio Giudice di Cilavegna, viene arrestata in seguito agli scioperi del marzo 1944.
Arrestata il 3 marzo dai tedeschi, viene detenuta prima a Vigevano, poi il 7 è mandata a S. Vittore e il 27 nel carcere di Bergamo. Viene arrestata con Luigina Cirini, Clotilde Giannini, Giovanni Maccaferri e Pietro Omodeo Zorini.
Deportata il 1° aprile 1944 a Mauthausen, dove arriva l'8 aprile, viene poi trasferita nelle carceri di Vienna e in seguito, il 25 aprile, ad Auschwitz. Il 16 agosto passa al campo di Ravensbrück (numero di matricola 55492) e il 25 agosto in quello di Buchenwald. Infine il 30 agosto 1944 finisce a Leipzig, dove lavora in un'industria meccanica.
Viene liberata dai russi durante la marcia di trasferimento da Lipsia verso Dresda, in data non determinata..
Associata ai deportati novaresi in quanto segue la stessa sorte di Clotilde Giannini.
I deportati pavesi nei lager nazisti, Pavia, 1981; Marco Savino, Maria Antonietta Arrigoni, Dizionario biografico della deportazione pavese, Unicopli, 2005; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. 1, tomo I, pg. 452, Mursia 2009.