Torres
48 anni
Greco (nasce a Salonicco) di origine ebraica, figlio primogenito di Elia Torres e Nelly Fernandez Diaz (sorella di Dino), era titolare a Salonicco di un’agenzia di import-export. Era sposato con Valerie Nahoum.
L'occupazione tedesca di Salonicco (9 aprile 1941) non determinò un’immediata applicazione di misure antisemite, messe in atto in maniera progressiva e culminate, tra marzo e maggio 1943, nella deportazione in massa degli ebrei greci verso i lager polacchi. In una situazione di crescente pericolo, il 1 agosto 1943, grazie alla cittadinanza italiana e all’aiuto del Consolato italiano a Salonicco, Raoul Torres partì per l’Italia con la moglie, insieme alla famiglia dello zio materno Dino Fernandez Diaz e alla famiglia Mosseri. Accompagnati in treno da Lucillo Merci, braccio destro del console, il gruppo giunse a Venezia il 5 agosto, dopo un travagliato viaggio di 4 giorni attraverso Grecia, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Croazia e Slovenia. Da lì raggiunse il Lago Maggiore, dove alloggiava, sfollata da Milano, la famiglia Jarach, imparentata con i Fernandez Diaz. Torres si stabilì con la moglie e gli altri ebrei compagni di viaggio presso l’hotel Meina.
Il 15 settembre 1943 venne sequestrato dalle SS, con la moglie e gli altri ebrei ospiti dell'hotel Meina, nel corso del rastrellamento di ebrei operato dal primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler nella zona del novarese.
Venne assassinato nella notte del 22 settembre 1943, come risulta da Il libro della memoria e dal testo di Toscano.
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 847, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tanfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.