Fernandez Diaz
46 anni
Ebreo residente a Salonicco (Grecia). Sposato con Liliana Scialom, aveva tre figli: Jean, Robert e Blanchette.
Come tutti i membri della sua famiglia, Pierre godeva della cittadinanza italiana, circostanza che - dopo l'occupazione tedesca della città greca - li aveva inizialmente esonerati dall'appilicazione dei provvedimenti razziali e dal trasferimento nel ghetto, grazie all'azione diplomatica del Consolato italiano. Nel 1943, in una situazione di crescente pericolo, con l’aiuto del Consolato italiano a Salonicco Pierre riuscì a espatriare in Italia con la famiglia e il padre Dino, insieme ai coniugi Torres e alla famiglia Mosseri: partirono il 1 agosto 1943, accompagnati in treno fino a Venezia dallo stesso Lucillo Merci, braccio destro del console. Da qui raggiunsero il Lago Maggiore, prendendo alloggio all’hotel Meina.
Venne sequestrato il 15 settembre 1943 con gli altri ebrei ospiti dell'hotel Meina dai militari del l primo Battaglione, secondo Reggimento della Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler.
Venne assassinato dalle SS nella notte del 22 settembre 1943.
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 833, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.