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Vittorio Angelo
Cantoni Mamiani Della Rovere

43 anni

Nome
Vittorio Angelo
Cognome
Cantoni Mamiani Della Rovere
Sesso
M
Luogo di nascita
Milano
Data nascita
19 dicembre 1899
Padre
Cantoni Mamiani Della Rovere Tullo
Madre
Finzi Irma
Luogo di morte
Arona (VB)
Data della morte
16 (?) settembre 1943
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Irma
Finzi
->madre

Rosy
Gattico
->moglie, testimone

Mimì
Isemburg in Borra
->testimone
Note biografiche

Nato a Milano, figlio di Irma Finzi e Tullo Cantoni Mamiani Della Rovere, entrambi cattolici di orgine ebraica. Il padre, già sindaco di Arona prima della guerra e poi imprenditore, è morto da molti anni. All'epoca dei fatti Vittorio vive ad Arona nella villa di famiglia con l'anziana madre, la moglie Rosy (Teresa) Gattico, al settimo mese di gravidanza (qualche settimana dopo il suo assassinio nasceranno due gemelli, Andrea e Gianluca) e la figlia Camilla di tre anni.

Arresto-detenzione

Viene avvertito, come altri aronesi di origine ebraica, che è in corso un rastrellamento di ebrei (ad opera del primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler), ma non riesce a fuggire in tempo con la famiglia. Quando arrivano i tedeschi in casa ci sono Teresa, Irma (cattolica dal 1906) e Vittorio (cattolico dalla nascita), mentre Camilla è a Maggiora dai nonni materni con la governante. Alle sei del pomeriggio di mercoledì 15 settembre 1943 viene arrestato inizialmente solo Vittorio, mentre Teresa cerca invano di seguirlo. Poco dopo le SS tornano in villa e prelevano anche la madre. Il giorno successivo Teresa Gattico si reca dai carabinieri e scopre (testimonianza del maresciallo dei carabinieri Francesco Gino) che marito e suocera hanno passato la notte lì con altri ebrei arrestati ad Arona e poi sono stati portati via. Mario Campiglio, interprete della Prefettura di Novara e Filippo Prestifilippo, agente di custodia nelle carceri novaresi, raccontano di ebrei fatti transitare in quei giorni nel castello di Novara e poi inviati a Torino.

Morte

Viene ucciso probabilmente il giorno successivo all'arresto, il 16 settembre 1943, come gli altri ebrei rastrellati ad Arona.
Di lui non si sa più nulla.

Questioni aperte

Da Il libro della memoria  risulta ucciso il 15/9/1943.

Riferimenti bibliografici

Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Bollettino storico per la provincia di Novara, n.1 - 1993;  Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 829, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943, (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.