Citroen
Coniugata con Isidoro Levi, risiede a Novara dal primo maggio 1943, in via Rasario, 11. In precedenza abitava a Milano. Del marito non si sa nulla e non risulta iscritto all'anagrafe novarese
Arrestata a Novara domenica 19 settembre 1939 durante il rastrellamento degli ebrei. Viene poi trasferita nelle carceri di Torino assieme all'altra novarese Bertie Kaatz.
La sua vicenda si inserisce nell'ambito del rastrellamento di ebrei operato dalla prima Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler nella zona del novarese, anche se in città opera un reparto, al comando del tenente Schlott, diverso da quello che compie i massacri sui Laghi.
Segue la stessa sorte degli altri tre novaresi: da Torino è trasferita a San Vittore il primo dicembre 1943 e successivamente viene deportata ad Auschwitz. Molto probabilmente parte per Auschwitz il 6 dicembre 1943, con il convoglio n. 5 che arriva l'11 dicembre, seguendo la stessa sorte di Giacomo Diena, Amadio Jona e Bertie Kaatz. Da quel momento si perdono le sue tracce.
Deceduta ad Auschwitz in data ignota.
E' ricordata come cittadina milanese caduta per la libertà nel Campo della Gloria del cimitero Maggiore di Milano - cippo E2, lastra 4.
E' ricordata nell'archivio dei nomi delle vittime della Shoah presente allo Yad Vashem di Gerusalemme.
Il 26 gennaio 2024 è stato posto un pannello a Novara in piazza Santa Caterina da Siena a ricordo dell'arresto e della deportazione di Giacomo Diena, Amadio Jona, Bertie Kaatz e Marie Citroen.Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 190, Mursia, 2002; A. Cardano, Alcuni aspetti della Shoah a Novara: fatti e memorie, in L'Impegno, XLIII, n. 1, giugno 2023; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; https://yvng.yadvashem.org/nameDetails.html?language=en&itemId=11197951&ind=0
Archivio di Stato di Novara, Fondo Comune Novara, parte III, b. 1398, fasc. 1,2.