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Antonio
Ruscelli



Nome
Antonio
Cognome
Ruscelli
Sesso
M
Luogo di nascita
Sorbano (FO)
Data nascita
8 febbraio 1925
Padre
Ruscelli Attilio
professione
operaio
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Battista Duilio
Bertaccini
->Insurrezione Villadossola

Pilade
Bartolozzi
->Insurrezione Villadossola

Luigi
Boghi
->Insurrezione Villadossola

Idilio
Brandini
->Insurrezione Villadossola

Romualdo
Casadei
->Insurrezione Villadossola

Enea
Rinaldi
->Insurrezione Villadossola

Fernando
Calzetti
->Insurrezione Villadossola

Paolo
Genini
->Insurrezione Villadossola

Francesco
Scaciga Della Silva
->Insurrezione Villadossola

Rino
Zanelli
->Insurrezione Villadossola

Mario
Martinelli
->Insurrezione Villadossola

Angelo
Perotti
->Insurrezione Villadossola

Pasquale
Perotti
->Insurrezione Villadossola

Luigi
Arioli
->Insurrezione Villadossola

Remo
Busca
->Insurrezione Villadossola

Rosano
Brustia
->compagno di deportazione

Raffaele
Mellerio
->compagno di deportazione
Note biografiche

Nato a Sorbano (FO) e residente a Villadossola (NO).

Attività partigiana

Si presenta al bando Rsi dell'ottobre '43, ma subito scappa e si avvicina al gruppo di Zaretti e Redimisto Fabbri alla Pianasca, sopra Villadossola, nell'ottobre 1943. Partecipa con loro all'insurrezione di Villadossola  l'8 novembre. Dopo quegli avvenimenti resta nascosto fino al febbraio del 1944, quando si unisce al gruppo di Mirko (Giuseppe Dozio) a Corte dei Raffi. Opera in zona fino al rastrellamento del giugno 1944. Riesce a scappare e a rifugiarsi nella zona di Bognanco fino a settembre, quando scende a Domodossola per la liberazione del territorio. Partecipa alla battaglia di Gravellona Toce e con la fine della Repubblica dell'Ossola si dirige verso Varzo. Il 16 ottobre sconfina e viene mandato nel campo di Gurnigel-Bad. Rientra poi in Italia a fine dicembre, a Villadossola.

Risulta partigiano combattente per 10 mesi e 25 giorni nell'83^ Brigata "Comolli" (2^ Div. Redi).

Arresto-detenzione

In seguito a una delazione, viene catturato dai tedeschi il 12 gennaio 1945 e portato prima a Domodossola, poi a Novara e successivamente a San Vittore, cella n. 51. 

Deportazione

Deportato a Bolzano il 14 febbraio 1945, matricola 9634. Lavora nello stabilimento della Lancia prima di essere spostato nel sottocampo di Merano da dove tenta, senza fortuna, la fuga. Riportato a Bolzano viene poi liberato. Ricorda lcuni compagni di prigionia ossolani, tra cui Raffaele Mellerio, Rosano Brustia e i fratelli Burocchi di Villadossola..

Liberazione

Viene liberato il 30 marzo 1945 a Moos (BZ). Con Brustia arriva a Rovereto e poi a Milano. 

Questioni aperte

Nel CD non compare tuttavia nessuna indicazione riguardo la sua deportazione, così come anche nel libro di Squizzi dove in una nota (pg.73) si dice che in occasione del suo ventesimo compleanno (febbraio 45) era a S. Vittore e sfugge alla deportazione perché la guerra finisce prima.

Magenes scrive che è stato catturato in val Bognanco nel novembre 1944.

Riferimenti bibliografici

Carlo Squizzi, 8.11.43, La Pagina, 1989; Gisa Magenes, L'elenco dei deportati novaresi in Fogli sensibili, n.3, ott./dic. 1994 e Resistenza unita aprile/maggio 1995; CD "Partigianato" (dati tratti dai fogli riconoscimento commissione lombarda qualifiche partigiane - ISRN); Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano, Aned, 2005; Paolo Bologna, Il prezzo di una capra marcia, Grossi, 1989.

Riferimenti archivistici

(a cura di Piero Beldì) La memoria invisibile. Catalogo archivio sonoro, CD 134-1, CD 135-1, ISRN, 2005.