
Werner
77 anni
Polacca di origine ebraica, nata a Kasliz (Polonia). Alla fine degli anni Trenta si trasferisce con le figlie Maria e Stefania Müller, il genero Emil Serman (marito di Maria) in Italia, a Milano.
Riesce a sottrarsi, come tutti i famigliari, alle disposizioni riguardanti l'intenamento degli ebrei stranieri e il genero nel giugno 1940 acquista Villa Fedora a Baveno (NO), dove l'intera famiglia si trasferisce. In una data non precisata la famiglia Serman è raggiunta a Baveno da un’amica delle donne, Sofia Czolosinska.
Viene arrestata il 22 settembre 1943 nel corso del rastrellamento di ebrei operato dal primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler.
E' assassinata lo stesso giorno del suo arresto, il 22 settembre 1943, come risulterebbe da Il libro della memoria e da quello di Toscano .
Nel Cimitero di Baveno si trovano una tomba e una lapide con incisi i nomi dei quattordici ebrei assassinati.
Un monumento a loro dedicato è stato inaugurato nel 2013 sul lungolago.
Nell'archivio del Comune Baveno risulta essere vedova di Giulio Stavicka e zia di Maria e Stefania Muller.
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 848, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; Nuova Resistenza Unita, n.3/2017.
Archivio storico del Comune di Baveno, b. 53/1 "Pratiche di emigrazione e immigrazione, 1937-1944" (Registro popolazione (trasferimento da Milano, 7/6/1940).