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Giulia
Werner

77 anni

Nome
Giulia
Cognome
Werner
Sesso
F
Luogo di nascita
Kalisz (Polonia)
Data nascita
1866
Padre
Werner Ignazio
Madre
Stach Guglielmina
Luogo di morte
Baveno (VB)
Data della morte
22 settembre 1943
Attività partigiana
Matricola
Ruolo
Note

Maria
Müller
->figlia

Stefania
Müller
->figlia

Emil
Serman
->genero

Sofia
Czolosinska
->amica di famiglia
Note biografiche

Polacca di origine ebraica, nata a Kasliz (Polonia). Già vedova di Giulio Stawicka e successivamente moglie di Federico Müller, segue le vicende delle figlie e del genero Emil Serman, prima a Berlino e poi a Milano.

 

Sfollamento

Riesce a sottrarsi, come tutti i famigliari, alle disposizioni riguardanti l'intenamento degli ebrei stranieri e, in seguito ai bombardamenti su Milano, si trasferisce con la famiglia a Baveno dove il genero nel giugno 1940 affitta villa Fedora. In una data non precisata la famiglia Serman è raggiunta a Baveno da un’amica delle donne, Sofia Czolosinska.

Arresto-detenzione

A villa Fedora viene prelevata dalle SS la sera stessa dell'arresto del cognato (il 14 o il 15 settembre 1943) assieme ai famigliari e all'amica Sofia Czolosinska.

Morte

Molto probabilmente è' assassinata il 22 settembre 1943, con le altre donne della famiglia, come risulterebbe da Il libro della memoria e da quello di Toscano.

Memoria materiale

Nel Cimitero di Baveno si trovano una tomba e una lapide con incisi i nomi dei quattordici ebrei assassinati.

Un monumento a loro dedicato è stato inaugurato nel 2013 sul lungolago.

Questioni aperte

Si precisa che viene mantenuta l’indicazione parentale che compare nella quasi totalità delle fonti, facendo presente però che Giulia Werner potrebbe essere la zia e non la madre delle sorelle Müller, come risulta dal documento presente nell’Archivio storico del Comune di Baveno (b. 53/1 “Pratiche di emigrazione e immigrazione, 1937-1944”). Nello stesso documento si afferma che è la vedova di Giulio Stavicka deceduto l’8 agosto del 1892, mentre Maria e Stefania sarebbero figlie di Matilde Werner e di Federico Müller (anche se nella scheda di Maria è presente il nome Paolo e Federico risulterebbe cancellato). Di Matilde Werner non si sa però nulla, così come anche di Federico (Paolo) Müller. Anche nella rogatoria richiesta dal Tribunale di Osnabrück alla Corte d’Appello di Milano del 17 dicembre 1964 si fa cenno a Giulia Werner come la zia di Maria Müller (Archivio Storico Comune Baveno 1/881).

Riferimenti bibliografici

Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 845, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; Nuova Resistenza Unita, n.3/2017; Lutz Klinkammer, Stragi naziste in Italia. La guerra contro i civili (1943-1944), Donzelli, Roma 1997; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; Maria Francesca Renaudo, Il turismo a Baveno, ed. Tararà, 1999; Giovanni Galli, Memorie ritrovate, Borgomanero, 2004; (a cura di Leonardo Parachini), Baveno settembre 1943, Verbania, 2013; Mariella Terzoli, Una storia dimenticata? Lago Maggiore, settembre-ottobre 1943, Tesi di laurea, Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2015-2016; Mauro Begozzi, Scomparsi nel nulla! La prima strage di ebrei in Italia sulle sponde del lago Maggiore, https://storiaeregione.eu/attachment/get/up_84_16520956762107.pdf, 2009; Renata Broggini, La frontiera della speranza. Gli ebrei dall’Italia verso la Svizzera 1943-1945, Mondadori, 1998.

Riferimenti archivistici

Archivio storico del Comune di Baveno, b. 53/1 "Pratiche di emigrazione e immigrazione, 1937-1944" (Registro popolazione (trasferimento da Milano, 7/6/1940).