David
49 anni
Di origine ebraica, fugge dalla Bulgaria (dove era nata, a Sofia) con il marito Alberto Abramo Arditi, con l'obiettivo di trovare rifugio in Svizzera o negli Stati Uniti. Nel settembre del 1943 Matilde è temporaneamente ospite con il marito a casa dello zio materno Mario Abramo Covo, sfollato con la famiglia a Mergozzo (NO) da Milano.
Il 15 settembre 1943 con il marito e lo zio Mario Abramo viene arrestata a Mergozzo (NO) nel corso del rastrellamento di ebrei operato dal primo Battaglione, secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler nella zona del novarese.
Viene uccisa lo stesso giorno dell'arresto (come risulta da Il libro della memoria e dal testo di Toscano) probabilmente fuori dal centro abitato di Mergozzo, lungo la strada che porta a Gravellona Toce. Il suo corpo non è stato mai ritrovato.
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; (a cura di Alessandro Ceresatto e Marco Fossati) Salvare la memoria, Anabasi, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 830, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943 (DVD), Verbania, 2010; (a cura di Luisa Steiner e Mauro Begozzi) Un libro per Lica, Istituto storico 'Piero Fornara', Novara, 2011; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.