Di famiglia cattolica, era secondogenita di due figlie (la sorella Maria era nata poco più di un anno prima). La madre Maria Cioli, originaria del Lago Maggiore, di Intra precisamente, aveva sposato il francese Julius Stramba, di cui rimase vedova ancora giovane: Julius, che si occupava di impiantare grandi alberghi per tutto il mondo, morì infatti a San Francisco durante il terribile terremoto del 1906. Alla fine dell’Ottocento Maddalena conobbe e sposò Mario Abramo Covo, ebreo bulgaro trasferitosi a Milano per lavoro. Dal loro matrimonio nacquero quattro figli: Abramo “Mino”, Giulio, Matilde “Lica” e Pier Vittorio “Pippo”.

Nell'estate del 1943 sfollò con la famiglia a Mergozzo, in una casa di sua proprietà appena fuori dal paese, sulla collinetta "del Sasso".

Maddalena Stramba era presente all'arresto del marito Mario Abramo Covo e dei nipoti Matilde David e Alberto Arditi da parte delle SS.
Dopo l'arresto Maddalena trovò sul cuscino della camera da letto il testamento del marito; nella speranza di un suo ritorno verrà aperto solo anni dopo alla presenza dei figli.
Maddalena continuò per tutta la vita a cercare sue notizie. Il giorno dell'arresto, il 15 settembre 1943, iniziò un diario - che si concluderà il 7 marzo 1947 - in cui documentò gli avvenimenti e gli stati d'animo di quel terribile periodo.