Bardavid
22 anni
Ebrea dii origini turche (nata a Smirne), è coniugata con Giacomo Elia Modiano e residente a Milano.
I bombardamenti sulla città di Milano costringono Mary Bardavid e il marito a sfollare ad Arona, con sua sorella Grazia, suo fratello Carlo Elia e la cognata Georgette, non ebrea. Prendono alloggio presso l'albergo Sempione (ora Atlantic).
Mary viene arrestata dalle SS il 15 settembre 1943 nel corso del rastrellamento di ebrei operato dal primo Battaglione, del secondo Reggimento, Divisione meccanizzata Waffen SS Leibstandarte Adolf Hitler. Con i famigliari e gli altri ebrei rastrellati ad Arona è trasferita durante la notte dalla locale caserma dei Carabinieri probabilmente verso le carceri di Novara e successivamente di Torino, ma le notizie non sono certe.
Viene uccisa probabilmente il 16 settembre 1943, come risulta da Il libro della memoria e da quello di Toscano. Di lei non si sa più nulla.
Anche la famiglia d'origine di Mary Bardavid non sopravvive alla Shoah: arrestati a Sormano (Como), sono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz dove vengono uccisi (i genitori Alessandro Behor e Violetta Pontremoli nel 1944, il fratello Elia dopo il gennaio del 1945).
Aldo Toscano, L'olocausto del Lago Maggiore (settembre-ottobre 1943), Alberti, Verbania, 1993; Bollettino storico per la provincia di Novara, n.1 - 1993; Marco Nozza, Hotel Meina, Mondadori, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 827, Mursia, 2002; La strage dimenticata. Meina, settembre 1943. Il primo eccidio di ebrei in Italia, Interlinea, 2003; (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia), Il libro dei deportati, vol. II, Mursia, 2010; Lorenzo Camocardi, Gianmaria Ottolini, Even 1943, (DVD), Verbania, 2010; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it.