Rossi
52 anni
Nata e residente a Ferrara (FE).
Dopo l'8 settembre 1943 si trasferisce con la famiglia in campagna, ad Albarea (FE), ma con l'intensificarsi dei rastrellamenti e delle deportazioni, decidono di espatriare.
Letizia Rossi con il marito Gino Ravenna, i figli Franca Eugenia e Marcello, con la sorella Milena Rossi e le nipoti Amelia e Novella Melli, arrivano in Ossola da Ferrara con l'obiettivo di espatriare clandestinamente in Svizzera.
L'intera famiglia riesce ad oltrepassare il confine, ma viene respinta dalle guardie elvetiche, secondo quanto testimoniato da Eugenio "Gegio" Ravenna che incontrerà successivamente i famigliari nel carcere di Ferrara (Gegio è l'unico della famiglia a sopravvivere alla Shoah; rientrerà a Ferrara il 15 settembre 1945).
Arrestata a Domodossola l'11 dicembre. con i famigliari, viene trasferita il 19 dicembre a Ferrara e infine, il 12 febbraio 1944, al campo di Fossoli.
Viene deportata il 22 febbraio 1944 da Fossoli ad Auschwitz. Immatricolazione dubbia.
Deceduta in luogo e data ignoti. Secondo le ricostruzioni di Paolo Ravenna, Letizia Rossi e la sorella Milena sono forse assassinate a Birkenau subito dopo l'arrivo del convoglio, il 26 febbraio 1944.
Paolo Bologna, Carceri e processi a Domodossola 1943-1945, in Bollettino storico della Provincia di Novara, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg. 543, Mursia, 2002; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; Paolo Ravenna, La famiglia Ravenna 1943-1945, Corbo editore, 2001.