Ravenna
28 anni
Nata e residente a Ferrara.
Dopo l'8 settembre si trasferisce con la famiglia in campagna, ad Albarea (FE), ma con l'intensificarsi dei rastrellamenti e delle deportazioni, decidono di espatriare.
Franca Eugenia Ravenna con la famiglia (i genitori Gino e Letizia Rossi, il fratello Marcello, la zia Milena Rossi e le cugine Amelia e Novella Melli), giungono in Ossola da Ferrara con l'obiettivo di espatriare clandestinamente in Svizzera.
L'intera famiglia riusce ad oltrepassare il confine, ma viene respinta dalle guardie elvetiche, secondo quanto testimoniato da Eugenio "Gegio" Ravenna che incontrerà successivamente i famigliari nel carcere di Ferrara (Gegio è l'unico della famiglia a sopravvivere alla Shoah; rientrerà a Ferrara il 15 settembre 1945).
Dopo il tentativo di fuga in Svizzera, rientrata a Domodossola con la famiglia, viene arrestata l'11 dicembre. Trattenuta nelle carceri ossolane fino al 19 dicembre quando viene trasferita a Ferrara e infine, il 12 febbraio 1944, al campo di Fossoli.
Deportata da Fossoli ad Auschwitz il 22 febbraio 1944.
Morì ad Auschwitz nel gennaio 1945.
Paolo Bologna, Carceri e processi a Domodossola 1943-1945, in Bollettino storico della Provincia di Novara, 1995; Liliana Picciotto, Il libro della memoria, pg.524, Mursia, 2002; Centro di documentazione ebraica contemporanea, www.nomidellashoah.it; Paolo Ravenna, La famiglia Ravenna 1943-1945, Corbo editore, 2001.