Perovanni
Nasce e risiede a Verbania Intra (NO), classe 1927. Studia all'Istituto Cobianchi con Mondolfo, Rabuffetti, Zucchinetti.
In seguito al bando di giugno 1944 che a Verbania ordinava a tutti quelli nati tra il '14 e il '27 di recarsi al comando tedesco per un controllo dei documenti, il 15 giugno si presenta con alcuni compagni di scuola e amici tra cui Franco Mondolfo, Rabuffetti, Zucchinetti. Resta sequestrato dai tedeschi nei locali delle scuole elementari femminili per due giorni e il 17 viene trasferito, assieme aglia altri ragazzi catturati dai tedeschi, a Torino. Alle casermette di Borgo San Paolo sono raggiunti da altri giovani tra cui quelli rastrellati a Baveno in quei giorni. Il 28 giugno partono in treno via Brennero e il 30 arrivano a Chemnitz (vicino a Dresda).
Deportato come lavoratore coatto, dopo un paio di giorni al campo di Chemnitz, viene trasferito a Zwickau (Flossenbürg) dove lavora nella fabbrica Auto Union che produce camion militari. Resta nel campo fino all'arrivo degli statunitensi, il 17 aprile 1945.
Gli statunitensi lo trasferiscono in un campo di raccolta a Wuttenberg. In estate rientra in Italia: il 9 agosto è a Milano. Poi in treno raggiunge Laveno e, con il battello, Verbania Intra.
Perovanni fa parte del gruppo di 86 persone deportate in Germania dal Verbano nel giugno 1944 come lavoratori coatti.
Dalla sua testimonianza risulta nato nel 1927.
Secondo la testimonianza di Zamana, partirebbero da Verbania il 19 giugno 1944.
Monte Marona, 15 dicembre 1942 (articolo di "bieffe"); Resistenza Unita maggio 1979 (articolo di Leonardo Zamana); Alberto Ziviani, "1944: Preludio di un dramma - 1945: Primavera di libertà", 1997/2001; Gianluigi Molinari, Da Intra a Zwickau, ed. Guardamagna, 2001; Gli 86 verbanesi deportati in Germania (a cura di Alberto Corsi), Verbania.Resistenza unita, sett./ott. 2010 e nov./dic. 2010 (testimonianza di Perovanni).